Una pistola con munizioni nascosta dietro un armadio, una sospetta quantità di profilattici e 11 mila euro in contanti. E' quanto rinvenuto dalla polizia in un'abitazione nei pressi di Porta Maggiore, zona San Giovanni. Si aggiunge un'altra pistola trovata in un'auto, dentro una tasca sotto il sedile di una Fiat Marea parcheggiata nei pressi della casa. A finire in manette sono due uomini, di origini albanesi, e due donne, di orgine romene, tutti tra i 25 e i 30 anni, arrestati per detenzione abusiva di armi e ricettazione.

Ma il blitz potrebbe essere solo l'inizio di un ampio ventaglio di ipotesi investigative al vaglio degli inquirenti. D'altronde, come facile immaginare, con due pistole si può fare molto. La strada più probabile, e quindi più battuta da chi indaga, sembra una: i due uomini armati progettavano forse un controllo della prostituzione sul territorio? Diciamo che gli indizi ci sono.

IPOTESI INVESTIGATIVE - Che i due uomini fossero soliti accompagnare armati le due giovani donne a prostituirsi sulla strada, verosimilmente sull'Appia. E' questa l'ipotesi perseguita dagli agenti per capire cosa avessero in mente di fare i due albanesi con le armi. A suffragarla la quantità di preservativi ritrovati, i soldi contanti, il mestiere delle giovani che pare certo e i precedenti dei due.

Gli uomini infatti risultano entrambi pregiudicati. Ovviamente i punti oscuri sono diversi, a partire dal ruolo delle donne nella vicenda. Complici o vittime? E le armi, sono state usate per colpi precedenti? Tutto ancora da accertare ma gli agenti della Questura sembrano convinti: con l'avanzare delle indagini l'operazione potrebbe andare oltre la detenzione abusiva di armi e inquadrarsi all'interno del mondo della prostituzione e del controllo territoriale.