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Cronaca

I Narcos alla vaccinara della Regina della Neve: droga dal Sudamerica per invadere il litorale

Dodici gli arresti. A capo della banda la 'Regina della Neve'. La droga era venduta a Ostia, Fiumicino e nelle metro

Dodici arresti. Una banda di spacciatori internazionali di droga coordinati dalla 'Regina della Neve', Bianca Zafrati, e stupefacenti venduti tra Ostia, Fiumicino e le metro di Roma, soprattutto Battistini. E' questo lo scenario dell'operazione Regina coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia e protratta per circa un anno. 

Dodici arresti oggi a Roma

Alla prime ore di oggi 26 settembre, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della DDA presso la locale Procura della Repubblica, nei confronti un'organizzazione criminale. 12 le misure cautelari eseguite nei confronti del sodalizio che si era organizzato al fine di reperire, acquistare, trasportare e commercializzare rilevanti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, destinata al mercato della Capitale.

La droga dal Perù fino a Roma

L'attività investigativa svolta dalla Prima Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile capitolina, coordinata dalla D.D.A., ha consentito di individuare l'esistenza di una vero e proprio mini cartello della dedito al traffico internazionale di droga importata dal Sudamerica, in particolare dal Perù, destinata al mercato della Capitale e del litorale romano, distribuita in maniera capillare attraverso una rete di pusher, avente base logistica nel comune di Fiumicino, strutturata in modo complesso e composta da una serie di soggetti in stretta sinergia tra loro nella gestione di ogni aspetto dell'illecito traffico, ciascuno con compiti ben precisi.

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Quando la droga non veniva fatta arrivare in Italia, passando per Milano, le donne peruviane del gruppo si recavano direttamente in Perù per rifornirsi, acquistandola da un trafficante in particolare, chiamato Nieto, per poi portarla a Roma dove, a seguito delle indicazioni della 'Regina della Neve', veniva immessa sul mercato romano ed i proventi della vendita subito reinvestiti per nuovi acquisti. 

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Circa 22 persone ruotavano attorno all'associazione, nella quale 12 soggetti ne facevano parte in modo stabile, animati dal perseguimento di un unico intento comune, vale a dire quello di lucro. L'unico scopo del sodalizio, infatti, era quello di ricavare profitti elevati senza lo svolgimento di alcuna attività lavorativa. Era diventata ossessiva la necessità di recuperare le somme che rappresentavano il corrispettivo della sostanza ceduta. 

Bianca Zafrati, la 'Regina della Neve', e la sua banda

Al vertice dell'organizzazione una donna, Bianca Zafrati, detta la 'Regina della Neve'. Pregiudicata anche per reati specifici, intratteneva direttamente i rapporti con Nieto dal quale si approvvigionava regolarmente. Sotto di lei diverse persone che operavano in qualità di partecipi all'associazione con diversi compiti e ruoli, ma solo a lei spettavano le funzioni organizzative e direttive.

C'era chi si occupava di supportare la 'Regina della Neve', consegnando denaro e i gioielli in corrispettivo della sostanza stupefacente importata. Chi faceva il pusher, chi il corriere partendo dal Sudamerica per prelevare la droga e portarla in Italia o prendendola dopo che arrivava a Milano, chi la occultava per poi spacciarla, chi custodiva i proventi delle cessioni.

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Il mini cartello della droga poteva disporre di automobili e cellulari, strumenti atti alla pesatura e confezionamento della droga, ma anche di abitazioni sia a Roma che a Fiumicino, usati come base dello spaccio, di una pistola Smith  & Wesson ritrovata durante l'indagine o del denaro provento dello spaccio o da reinvestire per altra droga da acquistare dal fornitore peruviano.

Le intercettazioni dei Narcos alla vaccinara

Tra gli arrestati, di cui 5 fatti in flagranza di reato durante l'indagine, figurano italiani (romani in particolare) e stranieri: una cittadina bulgara, tre donne peruviane ed un uomo di etnia albanese. I luoghi di spaccio erano Ostia e Fiumicino, nella maggior parte dei casi, e Roma, il più delle volte con appuntamenti dati dai pusher ai clienti presso la stazione della metropolitana Battistini.

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I prezzi dell droga trovata e sequestrata

L'attività tecnica, basata sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha permesso di fornire un notevole contributo probatorio all'indagine, con l'essenziale supporto di plurimi elementi di riscontro forniti dai sequestri di sostanza stupefacente, con conseguenti arresti in flagranza di reato, non dimenticando il contributo fornito dai  pedinamenti, dai servizi di osservazione, dai tracciati gps posti sulle autovetture e dalla acquisizione di documentazione: sono stati infatti sequestrati circa 3,5 chili di cocaina e 3 chili di hashish, nonché quasi 150mila euro di provento dello spaccio ed una pistola di provenienza furtiva.

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I video dei luoghi dello spaccio

In una circostanza sono stati arrestati, a riscontro dell’attività in corso, i due soggetti più importanti del gruppo, trovati all'interno della loro autovettura, con 500 grammi di cocaina, occultata dentro un dolce, nello specifico una colomba pasquale ben confezionata come se fosse ancora integra.

I prezzi stabiliti dal mini cartello erano di: 80mila euro al chilo per la cocaina, 2500 euro al chilo per l'hashish e 1800 euro al chilo per la marijuana.

"Pasta" o "spezzatino": i messaggi i codice

La droga, in modo criptico, veniva chiamata in diversi modi ma sempre col riferimento al cibo: "pasta", "Barilla", "spaghetti" o "rigatoni" ma anche "spezzatino" o "crema". In qualche caso anche "polline". Un vero e propio un codice comunicativo anche con riferimento ai soprannomi dei membri dell'organizzazione. 

Tanto anche l'indagine, durata da settembre 2015 fino ad aprile 2016, ed è stata chiamata 'Regina', per il soprannome dato da tutti i sodali del gruppo al loro capo, chiamata 'Regina' o 'Regina della Neve'. Stamattina gli agenti della Squadra Mobile capitolina hanno messo fine a questa lucrosa organizzazione criminale.

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