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Cronaca Guidonia Montecelio

'Mafia bianca' nel Comune di Guidonia: 15 arresti per corruzione in appalti

L'operazione 'Ragnatela' è scattata nei confronti di dirigenti del comune di Guidonia per reati contro la Pubblica Amministrazione

Terremoto nel comune di Guidonia. Questa mattina 160 finanzieri del Comando Provinciale Roma stanno eseguendo 15 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere e tre ai domiciliari, nei confronti di persone considerate appartenenti a un'organizzazione criminale "radicata nel Comune di Guidonia Montecelio, dedita stabilmente e da lungo tempo, alla perpetrazione di reati contro la Pubblica Amministrazione".

E' questo il succo dell'operazione 'Ragnatela'. I destinatari dei provvedimenti cautelari sono 8 amministratori e dirigenti del Comune di Guidonia Montecelio nonchè 7 tra imprenditori e professionisti, nei cui uffici e abitazioni sono altresì in corso perquisizioni dall’alba di stamane. Analoghe attività di perquisizione sono in atto in varie località del Lazio, nei confronti di altri 6 soggetti indagati nel medesimo procedimento penale.

Le indagini, in corso da oltre due anni, hanno portato alla luce, secondo quanto riferito dalla Finanza, "un sodalizio criminoso radicato da lungo tempo all’interno del Comune di Guidonia e dedito in modo stabile e continuativo alla commissione di reati quali corruzione, peculato e falso. Numerose e di varia natura le vicende corruttive che hanno visto, di volta in volta, gli amministratori e pubblici funzionari coinvolti interfacciarsi con una ristretta cerchia di imprenditori e professionisti fornitori di lavori e servizi di pubblica utilità". 

Alcuni pubblici ufficiali infedeli, abusando del proprio ruolo, secondo le indagini "procedevano ad affidamenti diretti di opere per valori inferiori alla soglia di legge, a favore di imprenditori compiacenti, eludendo in tal modo le disposizioni del Codice degli Appalti. In altri casi, il Comune è risultato aver pagato lavori e/o servizi mai eseguiti e il denaro pubblico per gli stessi erogato veniva spartito tra pubblici ufficiali e imprenditori coinvolti. Gli investigatori hanno altresì scoperto che su talune gare d’appalto di ingente valore, i relativi atti formativi erano stati predisposti "ad hoc" pilotando la vittoria su imprese colluse, o, ancora, sfruttando asseriti "motivi di urgenza" solo per favorire assegnazioni agli imprenditori amici".

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