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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Anagnina / Via Salvatore Barzilai

Duro colpo ai Casamonica: 39 arresti e maxi sequestro di beni

Nel sacco parte del ramo dei Casamonica dedito allo spaccio in zona Romanina. Fermati uomini e donne della famiglia. Sequestrate ville, oro, automobili, rolex e titoli

Trentanove persone in manette e un ingente sequestro di beni: questo il duro colpo che le forze dell'ordine hanno inflitto ai Casamonica questa mattina.
L'operazione, congiunta tra polizia e carabinieri, chiude le indagini, iniziate già nel 2008, con un provvedimento del gip richiesto dalla Dia di Roma e con il quale si colpisce alle basi il feudo dell'organizzazione criminale defraudata di diversi membri e, soprattutto, dei beni economici necessari a reinvestire i proventi dello spaccio.

L'IPOTESI DIMOSTRATA – L'obiettivo dell'operazione raggiunto oggi è stato quello di dimostrare ciò che da sempre si pensava: la presenza di una organizzazione familiare dedita alla cessione di droga alla Romanina. Per arrivare a provarlo si è partiti dai “pesci piccoli” per arrivare a quelli grossi che non si occupavano direttamente dello spaccio ma che gestivano il tutto.
Fino a oggi erano stati arrestati, controllati e fermati solo singoli Casamonica per reati di droga ma non si era mai arrivati a dimostrare gli ingranaggi della holding familiare. Quindi, studiando i diversi fascicoli dei Casamonica fermati, tramite appostamenti e la collaborazione con la procura di alcune persone che hanno raccontato si è arrivati a oggi.

ROMANINA – La piazza dedicata allo spaccio era il quartiere Romanina, divenuto una roccaforte inespugnabile che, per certi versi, ricorda le Vele di Scampia. In via Salvatore Barzillai e in via Giuseppe Devers alcuni uomini si appostavano sui tetti per fare da vedette e controllare il territorio, mentre le carreggiate veniva ulteriormente ristrette spostando le fioriere in mezzo alla strada o con delle autovetture: in questo modo si poteva  spacciare con relativa calma.

SPACCIO IN ROSA – Lo spaccio al minuto era gestito dalle donne della famiglia che si appostavano davanti ogni portone e lì aspettavano i clienti che arrivavano da tutta la città, dalla provincia e, in particolare, dai Castelli Romani. Il cliente arrivava con la sua auto, specificava quante dosi desiderava e la donna lo “invitava” a fare il giro del palazzo. Parallelamente lei si avvicinava al nascondiglio più prossimo, una grata, una finestra, una fioriera, prendeva le dosi e l'acquisto era fatto.

SEQUESTRO DI BENI – Oltre ai 39 fermati, 15 dei quali sono donne, molti beni sono stati sequestrati con l'obiettivo della Procura di minare l'associazione criminale nelle sue basi economiche. Sono state sequestrate 16 ville, 36 autovetture di lusso, un borsone pieno d'oro, diversi Rolex, 135 mila euro in contanti e diversi titoli.

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