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Cronaca Tor Tre Teste / Via Aldo Balma

Tor Tre Teste, pretendeva interessi del 200% e minacciava di morte le vittime: arrestato

Il malvivente di 42 anni picchiava violentemente la vittima che, ormai disperata e terrorizzata, si è rivolta quindi all'associazione antiracket AGISA

Un'altra storia di usura a Roma. Questa volta nella zona di Tor Tre Teste dove i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Roma hanno arrestato in flagranza di reato un incensurato di 42 anni residente in via Aldo Balma, poiché ritenuto responsabile dei reati di usura ed estorsione aggravati, ai danni di un commerciante del quartiere.

200% DI INTERESSE - A causa delle forti difficoltà economiche che lo avevano costretto a chiudere l'attività commerciale gestita dalla sua famiglia da ben tre generazioni, la vittima si era rivolto al 42enne per ottenere un prestito di denaro. A fronte delle poche migliaia di euro prestate inizialmente, l'arrestato, dopo aver ottenuto indietro il capitale, pretendeva la restituzione di somme molto più alte, con un tasso di interesse del 200% circa.

MINACCE DI MORTE - Per venire incontro alle esigenze alla vittima, l'usuraio aveva rateizzato la restituzione del prestito. Ultimamente però, le difficoltà economiche e familiari avevano impedito al commerciante di pagare la rata mensile impostagli dal suo strozzino che pertanto avviava una condotta estorsiva: prima minacce di morte e poi schiaffi, calci, pugni.

LA RICHIESTA DI AIUTO - La vittima, ormai disperata e terrorizzata per la propria incolumità e dei suoi cari, si è rivolta quindi all'associazione antiracket AGISA che, dopo avergli fornito assistenza psicologica, lo ha accompagnato negli uffici di via in Selci convincendolo a sporgere denuncia. Le immediate indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e dal Sostituto Procuratore Dottoressa Nadia Plastina, hanno consentito di riscontrare le dichiarazioni del denunciante ed accertare che l'estorsore a fronte di un prestito iniziale di circa 10.000 euro, pretendeva la restituzione di una somma di circa 30.000 euro, applicando un tasso di interesse di molto superiore al limite legale del 18.98% previsto attualmente dalla normativa di settore.

TESTA CONTRO IL MURO - I Carabinieri hanno seguito con discrezione il commerciante dopo la sua denuncia e nel pomeriggio di ieri stavano monitorando l'incontro tra la vittima ed il suo usuraio, quando quest'ultimo, all'improvviso, ha iniziato a picchiare violentemente il suo interlocutore sbattendogli più volte la testa contro un muretto di cemento.

IL LIBRO MASTRO - L'immediato intervento dei militari ha evitato il peggio ed ha portato all'arresto in flagranza di reato per i reati di usura ed estorsione. Le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire nell’abitazione dell’arrestato la somma 3.600 euro, nonché un libro mastro, in cui sono annotati i dati relativi ad altri rapporti usurari. L'arrestato gestiva un giro complessivo di affari illeciti di circa 250.000 euro mensili.


 

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