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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Pinciano / Viale Giorgio Washington

Stupro di Villa Borghese, l'esame del Dna conferma: arrestato 25enne

Cristi Popa già si trova a Regina Coeli

Violenza sessuale, rapina e lesioni ai danni di una senza fissa dimora di origine tedesca. La Squadra mobile ha arrestato Cristi Popa, 25 anni, ritenuto lo stupratore di Villa Borghese. L’uomo già si trova nel carcere di Regina Coeli per i reati di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina, lesioni, ricettazione commessi nei confronti di tre donne in tre rispettivi episodi avvenuti il 22 settembre, il 28 settembre e il 5 ottobre. 

Le indagini

Gli indizi e le indagini capillari. Le verifiche sul campo, coordinate dalla procura, hanno visto insieme la quarta sezione della Squadra mobile e i ‘falchi’ della VI sezione. Il quadrante di Villa Borghese è stato passato al setaccio da cima a fondo. E ciò ha portato alla raccolta degli elementi utili per risolvere il rebus. Importante anche il raccordo con il gabinetto interregionale della polizia scientifica, visto che sono state svolte le attività utili per estrapolare il profilo genetico dell’indagato dai lacci con i quali era stata legata la clochard, al momento ritenuta la prima vittima in Italia di Cristi Popa. 

La svolta

Il 28 settembre gli investigatori hanno dovuto affrontare un caso di violenza sessuale. La vittima era S.A., una prostituta italiana. Immediatamente è stato compreso che il modus operandi dell’autore era lo stesso di quello di Villa Borghese: la donna era stata stuprata, picchiata con violenza al volto e legata mani e piedi con i suoi stessi indumenti. Dopo il racconto di S.A., c’è stato un monitoraggio da parte degli investigatori tra via Salaria e Prati Fiscali che ha portato a individuare altre due prostitute, romene, vittime del 25enne. Queste, inizialmente, non volevano sporgere denuncia per la paura che Popa potesse dare seguito alle minacce di morte rivolte nei loro confronti. Ma poi, grazie al personale della IV sezione della Mobile, hanno trovato il coraggio di denunciare gli abusi subiti.

A bordo di uno scooter

A questo punto gli investigatori erano in grado di ricostruire la fisionomia del 25 enne, che si muoveva tra via Salaria, via Prati Fiscali  e la Stazione Termini, a bordo di uno scooter Kymco di colore nero. Il 7 ottobre, Cristi Popa veniva fermato dagli agenti in via Salaria. Durante l’interrogatorio del procuratore aggiunto, ha ammesso in parte le proprie responsabilità, affermando di essere l’autore di tre rapine e lesioni  compiute nei confronti di tre prostitute. Ma ha negato negato di essere l’autore della violenza commessa a Villa Borghese. Allo stesso tempo il personale del Gips (Gabinetto interregionale polizia scientifica ) prelevava tramite tampone buccale il Dna al fermato per il seguito delle indagini su altri episodi di violenza. Gli accertamenti hanno dato esito positivo, consentendo così di attribuire al Popa anche i delitti di Villa Borghese.

Gli episodi di violenza 

Le attività del Gabinetto interregionale e del servizio di polizia scientifica hanno confermato la serialità nei quattro episodi di violenza: lo stesso dna estrapolato dai lacci con cui la donna tedesca è stata legata, è risultato un aplotipo del tutto compatibile con quello completo, estratto dai campioni biologici e dagli indumenti con cui sono state legate la seconda e la terza vittima del Popa. In più, questi sono coincisi con il profilo genetico estratto tramite tampone buccale dal Gips. In sostanza, è stato possibile ricondurre l’aplotipo rinvenuto a Villa Borghese con gli altri, in quanto l’aplotipo individua il medesimo ceppo maschile presente all’interno di una certa famiglia e Popa è risultato l’unico appartenente alla propria presente sul territorio nazionale. Inoltre, gli altri riscontri hanno rinforzato l’intera indagine, ampiamente confermata dai fatti.

Ordinanza di custodia cautelare

Il quadro accusatorio, pertanto, è stato pienamente condiviso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale, che ha emesso nei confronti di Cristi Popa una nuova ordinanza di custodia in carcere anche per i fatti di Villa Borghese.

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