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Cronaca Tivoli / Viale dell'Aeronautica

Rime e cocaina: il rapper 'Simoncino' arrestato a Borgonovo di Tivoli

Il 25enne è stato fermato dai carabinieri in via dell'Aeronautica. Il cantante aveva avuto altri guai con la giustizia per porto illegale di armi bianche

Rime e cocaina. A finire nei guai Simone Martucci, in arte 'Simoncino', giovane rapper tiburtino fermato dai carabinieri lo scorso 20 luglio e trovato in possesso di oltre 50 grammi di cocaina. Il 25enne, già conosciuto alle forze dell'ordine è stato trovato con la 'merce' dai carabinieri della stazione di Tivoli Terme, durante un controllo stradale in via dell'Aeronautica, zona Borgonovo di Tivoli, dove il cantante è residente. Alcune settimane prima era stato fermato e trovato con oltre 1000 euro in contanti.

COCAINA IN AUTO ED IN CASA - La scoperta dei militari dell'Arma dopo che 'Simoncino' ha tentato di gettare un involucro contenente cocaina dall'auto una volta intimatogli l'alt. Rinvenuto il 'pezzo' gettato dall'auto le forze dell'ordine, dirette dal capitano Emanuela Rocca, hanno trovato nella Renault Clio sulla quale viaggiava altre tre dosi di cocaina estendendo poi i controlli alla sua abitazione, nelle vicine case popolari, dove i carabinieri hanno trovato altri 49 grammi di cocaina, materiale per il taglio ed il confezionamento della droga e 1230 euro in contanti possibile provento dell'attività di spaccio. Convalidato il fermo dal giudice Simone Martucci si trova ora agli arresti domiciliari, per lui l'accusa è 'detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti'.

'SIMONCINO MENTE MALATA' - Nato a Tivoli nel 1989 Simone Martucci è salito alla ribalta della musica hip-hop con il suo video 'Mente Malata', nel quale il 25enne tiburtino mostra la pistola tra belle donne e lusso. "Secondo di tre figli maschi - come si legge nella sua fan page di Facebook - una madre disoccupata e un papà che sa fare tutto, come si dice in gergo ha le “mani d’oro”, cresce a Borgonuovo, a Tivoli Terme, in provincia di Roma, zona di palazzoni popolari".

MALATTIA GENETICA - Uno dei segni di riconoscimento di Simone Martucci è diventato il suo metro e venti di statura, "a causa di una malattia genetica chiamata osteogenesi imperfetta che all’età di tre anni gli ha bloccato la crescita, costringendolo su una sedia a rotelle fino ai tredici anni. Dieci anni di andirivieni dagli ospedali con cinque interventi finalizzati ora a rinforzare le ossa, ora a ricomporre le centinaia di fratture causate dall’estrema fragilità".

SCUOLE TRA 'BAGNI' E BORGONOVO - In mezzo, le scuole elementari e medie frequentate tra Borgonuovo e Tivoli Terme, si legge ancora nella sua fan page -. Era l’assistente a prelevarlo ogni mattina da casa, a portarlo in classe e a riaccompagnarlo indietro. Le giornate le passava seduto al banco, dove i compagni gli stavano affianco durante la ricreazione. Gli stessi che al termine delle lezioni lo andavano a trovare nella sua cameretta per fare i compiti e trascorrere il pomeriggio insieme. Andò così fino alla seconda media, quando per la prima volta uscì in carrozzina spinto dagli amici di sempre Marco, Luca, Paolo e Riccardo.

SCUOLE SUPERIORI A GUIDONIA - Da quel momento in poi fu un crescendo, perché con l’iscrizione all’istituto tecnico di Guidonia iniziò a camminare con le sue gambe e dell’autonomia conquistata “Simoncino” ne fece un abuso. Due bocciature in secondo, una in terzo e una in quinto, raggiunto per il rotto della cuffia dopo un anno di recupero a scuola privata. "Il sogno di diventare ragioniere si fermò all’età di vent’anni, quando all’istituto gli rifiutarono l’iscrizione per la disperazione di avere uno studente così ribelle”.

LE PRIME 'CANNE' - Un'adolescenza in un'ambiente difficile: "Tant’è che già erano arrivati la prima sigaretta, le prime “canne”, i “danni” con gli amici, e ancora alcol, cocaina, anfetamina e speed. Un crescendo di “sballi” direttamente proporzionale agli errori commessi, la maggior parte passati “lisci” qualcun altro no".

SPRANGA E MAZZA DA BASEBALL - Poi i primi guai con la giustizia: "Nel 2007, da pochi giorni maggiorenne, “Simoncino” fu fermato di notte dai carabinieri di Tivoli Terme mentre riaccompagnava un’amica a casa: sotto al sedile nascondeva una mazza da baseball, una spranga rinforzata, due coltelli e uno sfollagente, per questo fu denunciato per porto abusivo di arma bianca. Nel 2010 andò allo stesso modo, ma in quel caso fu la Polizia di Tivoli a fermarlo in strada: la “soffiata” di un informatore imbeccò gli agenti sulla possibilità che “Simoncino” nascondesse armi e droga nella sua abitazione. Nel cruscotto fu rinvenuto un altro sfollagente regolarmente comprato in armeria, mentre nel suo appartamento furono sequestrati 172 proiettili per pistole calibro 22, 7.65 e per la 9 corta, oltre a due cartucce da fucile da caccia. Il primo reato da diciottenne si risolse col pagamento di una multa, il secondo con un’altra sanzione e una condanna a un mese di reclusione".

AMORE E LAVORO - Errori che lo hanno fatto maturare e cambiare prospettiva di vita. Un lavoro da centralinista, una fidanzata e progetti per il futuro poi, "la delusione amorosa - si legge ancora su Facebook - fece tornare “Simoncino” il ragazzo terribile di prima: “canne”, “danni” con gli amici, e ancora alcool, cocaina, anfetamina e speed. Senza contare i risparmi spesi in auto nuova, guardaroba rifatto da capo a piedi, cellulare, televisore e computer di ultima generazione. Un brutto periodo durante il quale “Simoncino” pensò anche al suicidio".

CONCERTO A TIVOLI - Il 24 luglio 2011 a Tivoli un “incontro-svolta” con Mirko Scipioni, in arte “Er Gitano”, scomparso tragicamente il 28 febbraio 2012, quella sera in concerto insieme a Giuseppe Silvestri, in arte “Pepy”, anche lui deceduto tragicamente il 18 agosto 2011. Dopo la morte di “Pepy” Scipioni prese “Simoncino” sotto la sua ala, facendolo duettare accanto a sé sul palco. Una frase de “Er Gitano” lo ha spronato: “Non ce devi prova’, ce devi riuscì”.

CARRIERA DA RAPPER - E’ stato l’inizio di una nuova vita e di una carriera destinata alla musica: quattordici brani incisi e pubblicati sotto l'etichetta indipendente G-One Music, e la maggior parte prodotte dal suo producer Giuseppe Accillaro aka G1. Il fortunato debutto con “Mente Malata”, un brano dedicato a Scipioni, un brano “incazzato” coi falsi amici che ti cercano se hai i soldi in tasca e ti dimenticano nei periodi di magra. “Vedo nero”, dedicato a chi giudica soltanto le apparenze. Oppure “Voci dal cemento” ispirato alla vita di borgata e allo Stato che se ne frega.

APPARIZIONI IN TV - E soprattutto “Sono qui”, il testamento di “Simoncino”, scritto per raccontare in musica le esperienze vissute sulla pelle di ragazzo di borgata nato e cresciuto in un posto apparentemente senza speranza. Una nuova speranza “Simoncino” ce l’ha: è quella di diventare attore. Nel 2012 alcune apparizioni sul piccolo e grande schermo, in “Sulle strade di Max”, il programma su DeeJay Tv condotto da Max Pezzali, ne “I Guastanozze” su Italia 1, e nel film “Tulpa” per la regia di Federico Zampaglione. A novembre 2013 una nuova esperienza da attore nella fiction di Canale 5L’onore e il rispetto 4” con Gabriel Garko per la regia di Luigi Paris.

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