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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Colleferro

Negozio di soft air, ma sottobanco vendeva armi clandestine dell'est Europa

L'esercizio commerciale smascherato a Colleferro dagli agenti di polizia. Oltre a pistole lanciarazzi e fucili rinvenuti manganelli e spray antiaggressione

Vendeva armi illegalmente importate via internet dai paesi dell'Est Europeo. A fare da copertura alla 'doppia attività' un negozio adibito alla vendita di prodotti soft air a Colleferro. Una attività scoperta lo scorso mercoledì dagli agenti della Squadra investigativa del commissariato della Divisione Polizia Amministrativa, diretta dal dottor Federico Gazzellone, nell’ambito delle attività info-repressive a tutela dell’incolumità pubblica ed alla sicurezza dei cittadini,

CONTROLLO AMMINISTRATIVO - In particolare gli investigatori hanno effettuato un controllo amministrativo presso un esercizio di vendita di prodotti per il “Soft Air” destinati ai così detti giochi di guerra, a Colleferro. Nell’esercizio commerciale, approfittando dell’abitudine dei clienti ad acquistare armi giocattolo per la suddetta attività ludica, erano state poste in vendita armi proprie la cui commercializzazione è riservata a soggetti titolari dell’apposita autorizzazione di Polizia.

ARMI DALL'EST EUROPA - Nel negozio sono stati sequestrati 7 fucili ad aria compressa, 4 pistole, 2 manganelli e 16 bombolette spray antiaggressione nonché ulteriori 9 pistole lanciarazzi, tutte armi illegalmente importate via internet da paesi dell’est europeo.

LE IRREGOLARITA' - Diverse sono state le irregolarità accertate come carabine prive di segni distintivi che ne indicassero la bancatura pertanto considerate armi clandestine o indicazioni comprovanti la potenza, bombolette con gas superiore al quantitativo previsto o mancanti dell’indicazione del quantitativo, o contenenti un aggressivo chimico particolarmente pericoloso.

DENUNCIATO IL TITOLARE - Il titolare, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per importazione e vendita di armi clandestine nonchè per la detenzione di aggressivi chimici. Di particolare importanza appare il fatto che l’attività commerciale in questione risulta frequentata anche da giovani minorenni ignari dell’effettiva potenzialità di alcune delle armi poste in vendita quali “giocattoli”. 

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