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Cronaca Flaminio / Lungotevere Maresciallo Diaz

Scontri derby Roma-Lazio: sequestrato un arsenale, trovato ordigno capace di uccidere

Tre le persone finite in manette, un tifoso giallorosso 23enne e due laziali di 33 e 21 anni. Tra loro estremisti di destra e di sinistra

Simpatizzanti di estrema destra ed estrema sinistra accomunati da un unico obiettivo: scontrarsi con le forze dell'ordine e venire a contatto con gli altri tifosi. Questo uno dei quadri che emerge dopo i tafferugli scoppiati al termine del derby Roma - Lazio giocato nel pomeriggio di domenica allo stadio Olimpico. Delle vere e proprie "vicende criminali", che hanno portato all'arresto di tre tifosi, due laziali ed un romanista trovati in possesso di armi ed oggetti atti ad offendere.

FIAT 600 SOSPETTA - Una situazione di potenziale pericolo sventata grazie all'azione di intelligence messa in atto dagli investigatori della Digos che, prima del fischio d'inizio della partita, hanno individuato un'automobile con il portabagagli pieno di armi. A spiegare quando e come rinvenute le stesse il primo dirigente della Digos Romana, Diego Parente. In particolare durante le fasi che hanno preceduto il fischio d'inizio delle 15:00 gli investigatori hanno notato una Fiat 600 sospetta parcheggiata sul lungotevere Diaz nei pressi di un bar frequentato dagli ultras della Roma.

STRANI MOVIMENTO VICINO L'AUTO - Notata la Fiat 600 sospetta bicolore con bagagliaio arancione, gli investigatori si sono quindi appostati nei pressi della stessa notando vicino all'utilitaria italiana uno strano movimento con alcune persone che con fare circospetto hanno aperto il bagagliaio del mezzo posizionando un telo sopra quanto contenuto nello stesso. Da qui la conferma dell'intuizione che ha svelato ai poliziotti il reale contenuto dell'auto, aperta poi dagli artificieri della polizia a partita in corso per evitare possibili situazioni di tensione con gli ultras romanisti.

Scontri derby Roma - Lazio 11 gennaio 2015

ARMI DA GUERRA NELL'AUTO - Una volta aperta la Fiat 600 gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato un vero e proprio arsenale, composto da 25 tra mazze e bastoni in legno, sei bottiglie molotov pronte ad esplodere, 18 bombe carte, un martello ed un coltello a serramanico. Una volta fatta la scoperta gli investigatori sono quindi risaliti al proprietario dell'auto, un 23enne romanista residente nella zona di Spinaceto ed incensurato. Trovato lontano dall'auto il 23enne è stato poi associato al carcere di Regina Coeli con le "accuse di detenzione di armi da guerra" ed in base all'art. 6 della Legge sugli stadi.

SCONTRI TRA LAZIALI E FORZE DELL'ORDINE - Nonostante il sequestro dell'arsenale contenuto nella Fiat 600 dei tafferugli si sono comunque registrati al termine dell'incontro nella zona riservata ai laziali. Delle vere e proprie scene di guerriglia consumate tra la zona di Ponte Milvio ed il lungotevere Maresciallo Diaz, nei confronti delle forze di polizia a presidio sulla strada per evitare i contatti tra tifoserie opposte. Una fitta sassaiola con cariche di alleggerimento e lancio di bombe carta.
 
ORDIGNO CAPACE DI UCCIDERE - Fronteggiata la situazione di pericolo, ed evitato il contatto tra laziali e romanisti, le forze dell'ordine hanno poi esaminato il teatro della guerriglia, rinvenendo un pericoloso ordigno rudimentale composto da 55 grammi di polvere nera compressata, con dentro 55 viti pronte ad esplodere e a colpire in un raggio di 30 metri. Accesa nella miccia, la bomba carta è stata trovata inesplosa e poi messa in sicurezza dagli artificieri.

VIDEO | LE ARMI E LE BOMBE SEQUESTRATE

ARRESTATI DUE LAZIALI - Le forze di polizia hanno poi eseguito due arresti tra i tifosi laziali. Si tratta di un giovane di 33 anni residente nella zona di Cornelia e di un 21enne di Ottavia, fermati mentre camminavano in senso contrario rispetto al deflusso dei tifosi biancocelesti in uscita dallo stadio. Fermati i due sono stati trovati in possesso di un fumogeno, un petardo e dello spray urticante, e poi tratti in stato di fermo in base all'articolo 6 della legge sugli stadi.

ANARCO INSURREZIONALISTA - A rendere particolarmente preoccupante la situazione la trasversalità politica degli arrestati. I due laziali infatti appartengono alle ali radicali dell'esterma destra e dell'estrema sinistra romana. In particolare il 33enne di Cornelia era già stato arrestato durante alcuni scontri scoppiati con le forze dell'ordine in occasione del G8 tenuto a L'Aquila nel 2009, il giovane venne arrestato assieme ad un gruppo di anarchici provenienti dalla Capitale.

NESSUN COMPROMESSO - I dettagli dei sequestri e degli arresti sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina nella sala Prisco della Questura di Roma. Ad illustrare il pericolo scampato il primo dirigente della Digos Diego Parente che senza mezzi termini ha definito quanto accaduto delle "vicende criminali". "Il sequestro delle armi - ha sottolineato Parente - indica la necessità di una chiusura totale nei confronti di questi delinquenti, nessun compromesso con questi soggetti trovati in possesso di un ordigno rudimentale capace di uccidere un uomo. Non è possibile tollerare ancora queste situazioni di guerriglia".

ARRESTI DEI CARABINIERI - Oltre ai tre fermi operati dalla polizia un altro tifoso laziale di 23 anni è stato arrestato invece dai carabinieri del Nucleo Informativo. Il giovane residente a Borghesiana è stato infatti riconosciuto tra il centinaio di supporters biancoazzurrri venuti a contatto con le forze dell'ordine sul lungotevere e poi trovato in possesso di una mazza di ferro ed una bomba carta.

Scontri derby Roma - Lazio 11 gennaio 2015 (1)

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