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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ventenne ucciso da un bus, l'appello dei vigili: "Chi era lì venga a testimoniare"

Così, intervistato dal GR1 il comandante del gruppo Appio dei vigili urbani Lorenzo Botta, riguardo alla morte di Alessandro Di Santo, 20 anni, investito a piazza Venezia

"Facciamo un appello perchè chiunque fosse lì quella notte, ed erano in tanti, venga a testimoniare al comando generale dei vigili urbani di Roma: stiamo cercando altri testimoni, abbiamo già sentito otto persone". Così, intervistato dal GR1, il comandante del gruppo Appio dei vigili urbani Lorenzo Botta, sulla morte di Alessandro Di Santo, 20 anni, investito da un autobus a piazza Venezia, nella notte tra venerdì e sabato. 

Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono al vaglio degli inquirenti che indagano sulla morte del giovane romano. Botta ha spiegato ai microfoni di Radio1 che ieri sera la procura di Roma ha formalizzato il capo di imputazione per l'autista del mezzo: omicidio colposo. 

"Abbiamo ascoltato alcuni amici del giovane morto, oltre ad altri ragazzi che erano sul posto e ad alcuni passeggeri. Ma sul mezzo c'erano molte altre persone: chiediamo a tutti di dire cosa hanno visto". Il giovane, continua il comandante dei vigili del gruppo Appio, era figlio di un dipendente dell'Atac, l'agenzia che si occupa dei trasporti a Roma. L'autista che ha investito il ventenne ha detto che non si è accorto di niente. 

Una versione dell'accaduto è stata fornita da Roma Tpl, azienda a cui fanno capo le linee notturne, tra cui l'N4 che ha investito Alessandro. "Il bus è stato bloccato da un gruppo di giovani che ha accostato la vettura sul fianco sinistro chiedendo all'autista, attraverso il finestrino lato guida, di salire a bordo. Non essendo in area di fermata, il conducente ha respinto la richiesta ed è ripartito non accorgendosi di quanto è accaduto dopo. Nel successivo esame in rimessa, segni dell'impatto sono stati trovati vicino alla ruota posteriore sinistra". Precisando che, "dai successivi esami il conducente è risultato negativo ai test sull'assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche". Ma i dettagli sono ancora tutti da accertare. 

E intanto la pagina Facebook del giovanissimo si è riempita di messaggi d'addio di amici e conoscenti. Un ultimo saluto virtuale a  Dai più semplici "rip", a chi ricorda momenti trascorsi insieme, a chi non si capacita di quanto successo, a chi ha solo sentito la notizia al Tg.  

"Non ci sono parole.....", "Ciao campione Per quanto mi possa sforzare per scrivere le parole migliori non c'è niente per descrivere quanto è successo". "Ti voglio bene riposa in pace disi!", e ancora, "non ti conoscevo bene, a non meritavi questo". "Alessandro, non mi sembra vero, eri un ragazzo così bravo, almeno per quel poco che ti conoscevo. Ci fosse stata una volta che arrivassimo in tempo a scuola, spesso e volentieri sotto la pioggia, addio amico mio". 

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