rotate-mobile
Cronaca

Atac, l'Antitrust al Comune: "L'affidamento viola la concorrenza"

Il sindaco Alemanno ha sessanta giorni di tempo per comunicare le iniziative adottate per rimuovere la violazione

L'affidamento senza gara ad Atac del trasporto pubblico di Roma viola i principi della concorrenza. E' questo quanto comunicato dall'Antitrust al Comune di Roma in relazione alla delibera del Consiglio Comunale del 15 novembre 2012, approvata in maniera bipartisan, con cui è stato affidato dal primo gennaio 2013 fino al 3 dicembre 2019 "direttamente e in esclusiva" all'azienda capitolina il servizio pubblico comunale.
La segnalazione è stata inviata il primo febbraio al sindaco Gianni Alemanno che ora ha sessanta giorni di tempo per comunicare all'Autorità le iniziative adottate per "rimuovere la violazione". Se ciò non avverrà nei tempi previsti, l'Autorità "potrà presentare ricorso al Tar entro i successivi trenta giorni". Decisa la reazione del neo assessore alla Mobilità, Maria Spena che in merito alla notizia ha dichiarato che tale affindamento "è stato effettuato nel pieno rispetto della normativa europea".

L'ANTITRUST - Secondo quanto comunicato dall'Antitrust, il fatto che nel 2009 siano stati affidati a privati una parte di servizi di trasporto "aggiuntivi" non può considerarsi "quale assolvimento degli obblighi previsti" in quanto la messa a gare del 10 per cento del servizio di trasporto deve essere "contestuale all'affidamento diretto del restante 90 per cento". Infatti dal 2010 l'Atac ha un contratto per 8 anni che prevede che ben 26 milioni di chilometri, pari al 20 per cento dell'intero servizio di trasporto, sono effettuati dalla società privata Roma Tpl.

Inoltre secondo l'Antitrust nella delibera mancano tutti gli elementi richiesti dall'art. 34, comma 205 del decreto legge 179/12. Infatti nella delibera mancherebbe qualsiasi indicazione "degli obblighi di servizio pubblico imposti, nè di un valore delle relative compensazioni, calcolato, come dovrebbe essere, sulla base dei costi di un'azienda media gestita in modo efficiente".  

L'AFFIDAMENTO - Con la delibera il Comune di Roma ha affidato ad Atac tutto il trasporto pubblico comunale, ovvero il trasporto di superficie come i bus, filobus e tram e quello metropolitano. Ad Atac è stata data inoltre la gestione dei parcheggi di interscambio e della sosta tariffata su strada, il servizio di gestione della rete delle rivendite e di commercializzazione dei titoli di viaggio, nonchè quello di esazione e di controllo dei titoli di viaggio relativi alla rete periferica di Roma TPL.

L'ASSESSORE - L'affidamento è stato effettuato "nel pieno rispetto della nosrmativa europea" ha affermato l'assessore alla Mobilità, Maria Spena che ha spiegato come "attraverso tale provvedimento, l'Amministrazione è riuscita a salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda e le sue potenzialità operative nell'interesse dell'utenza, pur dovendosi fare carico di sopperire agli ingenti tagli delle risorse da destinare al settore". L'assessore ha anche comunicato che il Comune di Roma si impegnerà a fornire entro i sessanta giorni previsti tutti i chiarimenti necessari a superare quanto sollevato dall'Antitrust. In particolare il fatto che "già dal 2010 ha proceduto ad aggiudicare attraverso una gara ad evidenza pubblica parte del servizio, attualmente gestita dalla società Roma Tpl".

L'OPPOSIZIONE -  Sulla questione è intervenuta anche l'opposizione Capitolina che a sua volta ha approvato la delibera. "Il sindaco deve attivarsi subito per predisporre tutti gli atti necessari a tutela della delibera del Consiglio Comunale e dell'Atac" afferma Athos De Luca, consigliere comunale del Pd. "In questi sette anni di affidamento del servizio l'Atac deve risanare e rilanciare il trasporto pubblico a Roma messo in ginocchio dalla scellerata gestione politica di parentopoli di questi anni da parte di Alemanno".

Anche il consigliere comunale di Sel, Maria Gemma Azuni ha invitato l'amministrazione Alemanno a "dirimere ogni dubbio e chiarire che tutto si è svolto nel pieno rispetto delle normative europee, ribadendo che l’interesse pubblico del trasporto non è in discussione". Azuni argomenta poi le sue posizioni spiegando come le direttive Ue in materia di libero mercato stabiliscono che “le assegnazioni dirette sono ammissibili per società appartenenti o direttamente gestite da Enti Pubblici”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Atac, l'Antitrust al Comune: "L'affidamento viola la concorrenza"

RomaToday è in caricamento