Roma-Sassuolo, fumogeni fuori all'Olimpico: il Gip annulla due Daspo
I fatti risalgono allo scorso 20 settembre quando un migliaio di sostenitori della Curva Sud manifestarono dissenso contro la divisione del settore: "Manifestato leggittimo dissenso su misure di sicurezza"
Il pacchetto sicurezza allo Stadio Olimpico, di cui la suddivisione delle Curve è solo l'aspetto più evidente, promosso dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli, e dal Questore della Capitale, Nicolò D'Angelo, sembra avere 'un avversario' in più oltre ai tanti tifosi di Roma e Lazio che ne contestano l'applicazione.
Il Gip del Tribunale di Roma, Alessandro Arturi, nel respingere la richiesta di convalida (avanzata dal Pm) di una denuncia e di due daspo per 5 anni nei confronti di altrettanti tifosi della Roma, che avevano protestato fuori dall stadio durante Roma-Sassuolo, ha motivato così: "Il nutrito gruppo di tifosi romanisti - si legge in une estratto del provvedimento riportato da forzaroma.info - si è limitato a non accedere all'interno dello stadio [...] allo scopo di esprimere simbolicamente la propria posizione critica avverso un pacchetto di misure preventive [...] avvertito non soltanto dagli ambienti ultras, ma anche da consistenti settori della società civile, come pesantemente discriminatorio ed immotivatamente punitivo, specie nei confronti degli spettatori che si sono premuniti di abbonamento annuale".
La manifestazione avvenuta nel pomeriggio del 20 settembre nei presso del Coni e durante la quale sarebbero stati accesi dei fumogeni, motivo per il quale sarebbero stati identificati e daspati i due tifosi della Roma, secondo il gip "è' l'espressione di un legittimo dissenso avverso le pretese 'misure di sicurezza' interne allo stadio", e quindi riconducibili alla "libertà di opinione e manifestazione del pensiero". (fonte Agenzia Dire).
