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Anna Frank con la maglia dell'As Roma: la vergogna antisemita fa il giro del mondo

Dagli Usa al Sudafrica, passando per Olanda e Francia. La notizia riportati dai media internazionali

Stati Uniti, Belgio, Olanda, Sud Africa, Francia, Germania, Austria, Spagna, Gran Bretagna. Sono solo alcuni dei Paesi dove ha trovato spazio in prima pagina il racconto della vergogna dello stadio Olimpico di Roma, dove alcuni tifosi della Lazio hanno affisso decine di adesivi con la figura di Anna Frank con indosso la maglia dell'As Roma.

Anna Frank con la maglia della Roma

Un insulto per alcuni supporters biancocelesti, un onore e motivo d'orgoglio e tolleranza per chi, al contrario, non vive di antisemitismo. Un fatto divenuto virale nel volgere di poche ore, con l'hashtag #AnnaFrank che dalla serata di domenica 22 ottobre si legge su centinaia di tweet e post sui social media. 

Vergogna antisemita fa il giro del mondo

I fatti riguardano l'affissione in Curva Sud da parte di alcuni tifosi laziali che hanno tappezzato scale, corrimano, varchi di ingresso e vetrate del settore solitamente riservato ai tifosi giallorossi con l'effige della giovane ragazza ebrea di origine tedesca, vittima dell'Olacausto e autrice del diario (scritto nella sua casa di Amsterdam), che racconta gli orrori della persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti. Proprio sulle prime pagine dei giornali dei Paesi Bassi ha trovato ampio riscontro mediatico la vergogna dell'Olimpico: Algemeen Dagblad, NOS, Hln, questi alcuni dei media del Paese del Nord Europa che riportano con indignazione le notizie che arrivano dalal Capitale

Anna Frank maglia Roma tagliata-3

La notizia sui giornali d'Europa

Una vergogna nostrana, che ha trovato l'indignazione anche di altri media europei: "Les supporters de la Lazio utilisent l'image d'Anne Frank pour cibler la Roma", scrive il giornale francese L'Equipe. "Lazio Rome. Les Supporters collent de images d'Anne Frank avec le mailott de la Roma", si legge su Le Figaro. Da Oltralpe alla Spagna si legge anche sul El Mundo: "Los ultras nazis del Lazio distribuyen fotos de Anna Frank con la camiseta de la Roma".  "Italy to probe anti-Semitic Anne Frank stickers left by Lazio fans", titola il giornale turco Daily Sabah. Stesso tipo di articoli anche sulla Reuters, sui media della Germania (Rp online), del Belgio (Hln), Gran Bretagna (The Local), e via discorrendo.

Dall'Europa al resto del mondo

Ampliando il raggio oltre il Vecchio Continente cambia la lingua ma non la condanna contro il gesto. Cronache di quanto accaduto a Roma vengono infatti riportate su UsaToday, il Washington Post, il New York Times (che titola: "Italy Investigates Anti-Semitic Anne Frank Stickers at Stadium"), risalto alla notizia anche sul The Times of Israel, sino ad arrivare sulle pagine dei giornali del Sud Africa (Enca). 

La SS Lazio

Quanto accaduto in Curva Sud ad opera di alcuni tifosi laziali ha trovato la netta condanna anche di Arturo Diaconale. Il portavoce della SS Lazio all'Ansa ha infatti spiegato: "La Lazio ha sempre condannato ogni forma di razzismo,si resta interdetti di fronte a manifestazioni di evidentemente riguardano un gruppo ristrettissimo di persone, che non coinvolgono i tifosi che si sono sempre comportati bene e in maniera regolare". "Ci preoccupa - si legge ancora sull'agenzia stampa - che un numero minutissimo di sconsiderati può provocare danni d'immagine e materiali clamorosi a una società che sta facendo ogni massimo sforzo essere al passo coi tempi".

Adesivi Anna Frank laziali curva Sud-2

#AnnaFrank

Centinai i tweet di condanna dell'accaduto: "Questo non è calcio, questo non è sport, ha ragione @dureghello", scrive la Sindaca Raggi sul proprio profilo twitter. Stesso tenore anche quello di Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea Capitolina che condanna senza mezzi termini l'accaduto: "Vergogna! La Memoria non può essere infangata e offesa dalla stupidità di qualche tifoso. Fuori l'antisemitismo dalle curve. #AnnaFrank". Ed ancora Riccardo Cucchi, storico radiocronista di Tutto il Calcio minuto per minuto: "Vergogna! La Memoria non può essere infangata e offesa dalla stupidità di qualche tifoso. Fuori l'antisemitismo dalle curve. #AnnaFrank". Un tweet per condannare il gesto anche dal presidente della FIGC Tavecchio: "Fatto gravissimo e inqualificabile, offende una comunità e tutto il nostro Paese’ #AnnaFrank". "Preoccupazione antisemitismo stadi, rispondere con durezza. Sottovalutare è darla vinta a razzisti. Solidarietà a comunità ebraica #AnnaFrank", il tweet della Presidente della Camera Laura Boldrini. 


In campo con la stella di David sulle maglie

Condanne senza attenuanti arrivano anche dalla politica nazionale e locale: "Se io fossi il presidente di una squadra di calcio, domani scenderei in campo con la Stella di David al posto dello sponsor. E spiegherei ai ragazzi delle curve perche' quando pronuncio il nome di Anna Frank mi vengono i brividi. Restiamo umani, amici". Scrive su facebook Matteo Renzi, segretario Pd.

Fango della minoranza

Su quanto accaduto si è espresso anche il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi che ai microfoni di "6" su Radio1 commenta: "Una piccola minoranza non può gettare fango sul grande cuore degli ultrà, - ha dichiarato il Pirozzi che ha anche esperienza come allenatore di calcio - Qui gli ultrà di tutta Italia hanno fatto cose straordinarie. Si tende sempre a far vedere gli scemi, a non mettere in risalto il cuore di queste persone che sono venute qui a scavare nelle macerie, hanno portato solidarietà alle persone, stanno facendo degli impianti sportivi ad Amatrice".  "Dopo aver trascorso due giorni con i professori di storia del Lazio nel campo di sterminio nazista di Treblinka questa vicenda provoca ancora più indignazione". Scrive su facebook Nicola Zingaretti, presidente regione Lazio, in merito alla vicenda degli adesivi raffiguranti Anna Frank. 

Fiano e Gotor

Sempre sulle frequenze di Radio 1 e della trasmissione "6" si sono espressi Emanuele Fiano del Pd e Miguel Gotor, Senatore di Mdp. "Credo che noi dobbiamo interrogarci su quanto non abbiamo ancora fatto a sufficienza in questi decenni perche' non ci possano essere altri episodi come questo - ha dichiarato Fiano - Dobbiamo chiederci perchè una ragazzina segregata, deportata e morta in un campo di sterminio per la sola ragione di essere nata, anziche' un simbolo come e' sempre stato il suo diario di un ragionamento sul limite a cui puo' giungere l'uomo con l'odio verso l'altro uomo, possa diventare un simbolo di attacco verso un'altra persona". Pensiero simile anche quello di Gotor: "Non bisogna minimizzare e non bisogna stancarsi di denunciare". "Purtroppo le curve italiane, gli stadi, da troppi anni sono il ricettacolo di posizioni fasciste, paranaziste, e antisemite - ha proseguito Gotor -. Credo che da parte delle società ci debba essere una maggiore vigilanza e penso che intervenire anche duramente sulla dirigenza e sulla squadra possa consentire un'azione di correzione".

Ministro Fedeli 

"È stata un'azione "molto violenta, negativa e inaccettabile perchè usare in modo dispregiativo un'esperienza come quella di Anna Frank e' veramente un segno di degrado culturale". È anche segno "di assenza di rispetto verso la storia dell'Olocausto e delle violenze che invece vorremo fosse parte integrante di una conoscenza profonda dell'offerta formativa dei ragazzi e delle ragazze perche' non risuccedano piu' quelle esperienze". Le parole della ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, a margine di un evento all'istituto Vaccari di Roma.

La Chiesa 

"Vergogna. È assurdo. Siamo al paradosso". Parole durissime di condanna e di solidarietà alla Comunità ebraica di Roma sono state espresse anche da monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione dei vescovi italiani per l'ecumenismo e il dialogo. "Stiamo sottovalutando l'antisemitismo risorgente in diversi modi", dice Spreafico, raggiunto telefonicamente dal Sir. "E l'Europa che si chiude, che costruisce muri, che diffonde l'odio per l'altro, si sta incamminando su questa pericolosa via. L'antisemitismo è strettamente collegato al razzismo. Il Congresso ebraico mondiale nel 2016 ha censito sulla rete 382mila post antisemiti, cioè uno ogni 83 minuti. Sono molto preoccupato. Esprimo solidarietà alla Comunità ebraica di Roma e all'ebraismo e alla loro storia. Non è possibile dimenticare ciò che è avvenuto soprattutto usando il nome, la storia e il dramma di Anna Frank in questo modo. Penso veramente che bisogna vergognarsi, che l'unica parola è: vergogna".

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