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Cronaca Via Aldo Moro

"Vivisezione falsa scienza": animalisti in piazza per "Liberare i macachi"

Il centinaio di manifestanti si sono radunati davanti l'ingresso dell'università La Sapienza "Contro la sperimentazione animale"

"Vivisezione falsa scienza, Caminiti non hai coscienza", questo uno degli slogan gridati dai manifestanti delle diverse associazioni animaliste che questa mattina si sono radunate davanti l'ingresso della città universitaria de La Sapienza per chiedere la "Liberazione dei macachi" presenti nel Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell'università. "Una liberazione simbolica - spiega a RomaToday Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo -. Siamo qui a volto scoperto, in maniera pacifica e senza armi per dire no a questa vivisezione o sperimentazione animale che la legge ancora non vieta".

PROFESSORE NEL MIRINO - Al sit in hanno partecipato un centinaio di attivisti provenienti dal Lazio, dalla Toscana, dalla Sicilia e dalla Campania. Tra loro, oltre al PAE promotore della manifestazione, anche gli Animalisti Italiani onlusIstinto Animale, Irriducibili liberazione animale, Cani sciolti, La sua pelle non è in vendita, Fare Verde ed altri movimenti.

PRESIDIO DELLE FORZE DELL'ORDINE - Una città universitaria presidiata da blindati di carabinieri e polizia che hanno assistito al sit in pacifico che si è formato all'ingresso dell'università di piazzale Aldo Moro, senza entrare in città universitaria, con un eventuale corteo non autorizzato.

VIDEO | "ASSASSINI, ASSASSINI"

NO VIVISECTION - Diversi gli striscioni esposti dai manifestanti, che sotto la pioggia battente hanno espresso le ragioni della loro protesta. "No Vivisection", "Sperimentazione animale uccide milioni di persone conferma la connivenza tra la lobby del farmaco. Classe politica corrotta e senza scrupoli". "Aboliamo la sperimentazione animale", "Vergogna", questi gli slogan esposti dagli attivisti, soddisfatti dell'alta adesione al sit in "nonostante la pioggia ed il giorno feriale".

La Sapienza: animalisti in piazza contro la vivisezione

SERVIZIO DI STRISCIA LA NOTIZIA - A dare il la alla protesta degli animalisti un servizio andato in onda su Striscia La Notizia lo scorso 24 gennaio dal titolo "Sperimentazione Animale" in cui il "tg satirico di Canale 5 - annunciavano dal Pae - denuncia la situazione dei primati affidati agli esperimenti del prof. Robero Caminiti presso la Facoltà di Medicina e Farmacia della Sapienza". Secondo quanto affermato dagli attivisti del Partito Animalista Europeo e dai manifestanti nel suddetto Dipartimento ci sono "quattro primati, costretti a vivere in gabbie metalliche, con un perno conficcato nel cranio, e sottoposte ad esperimenti al cervello da anni".

LE RAGIONI DEGLI ANIMALISTI - Dunque un bersaglio preciso, in questo caso il professore Caminiti , ma che va oltre la protesta di questa mattina, come spiega ancora Roberto Fuccelli: "Non siamo contro la scienza - sottolinea il presidente del PAE - bensì contro questo modo obsoleto di fare sperimentazione sugli animali, un crimine che dovrebbe essere messo fuori legge. Siamo a favore di una ricerca scientifica avanzata come negli Usa ed in molti Paesi dell'Unione Europea, dove esistono alternative alla vivisezione e alla sperimentazione animale. Ma al contempo siamo assolutamente contrari alle lobby del potere colluse con le case farmaceutiche che hanno interesse a proseguire nel loro business con questa sperimentazione che in 30 anni non ha dato nessun tipo di risultato, se non far soffrire degli esseri viventi".

FASCICOLO DELLA PROCURA - Un sit in nel quale Stefano Fuccelli ha annunciato: "Apprendo con soddisfazione la notizia del fascicolo di indagine aperto in tempi brevissimi contro il professor Caminiti per il reato di maltrattemento animale - le parole del presidente del Pae in piazzale Aldo Moro - e mi auguro che il Pm Lionetti si avvalga di periti non condizionabili dalle lobby di pressione, il cui unico interesse è garantire all'impresa del farmaco profitto e protezione legale in caso di disastri farmacologici. Non a caso in una eventuale messa al bando della sperimentazione animale questi privilegi verrebbero a mancare".

PROFESSOR FEDI - A sostenere le ragioni degli animalisti il professor Bruno Fedi, docente in pensione dell'università di Terni, in piazza sotto la pioggia davanti La Sapienza: "A distanza di trenta anni - afferma soddisfatto l'82enne - posso finalmente ammettere, visto che il reato sarà andato in precriscrizione, che nel lontano 1965, quando ero un neolauerato in questa univerisità, i cani ed i gatti liberati dal Dipartimento per la vivisezione li ho liberati io".

DUE RAGIONI CONTRO LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE - Il Professor Fedi ha poi motivato il "No" alla vivisezione in due ragioni: "La truffa che viene fatta nei confronti dell'opinione pubblica sulla necessità di fare la sperimentazione animale e l'insicurezza dei risultati che, una volta testati sugli animali, devono per forza essere provati anche sull'uomo, con una doppia beffa alla scienza ed ai cittadini che ignorano quanto realmente accade".

SIT IN A CASACCIA - Una presa di posizione che proseguirà il prossimo 26 febbraio "Quando - annunciano i manifestanti presenti a La Sapienza - andremo ad Anguillara a fare un incontro con cittadini ed amministrazione per le ricerche che fanno al Cnr di Casaccia. Una struttura dove ci sono dai 65 ai 120 macachi, sotto la quale manifesteremo come abbiamo già fatto in passato".

La Sapienza: animalisti in piazza contro la vivisezione

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