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Cronaca

Ha 1.243 case e non le dichiara: imprenditrice nasconde 2,1 miliardi al fisco

Angiola Armellini è indagata per aver nascosto all'erario più di 2,1 miliardi. Svizzera, Principato di Monaco, Bahamas e Nuova Zelanda: tutti i luoghi utilizzati dalla donna per nascondersi dal fisco

Oltre 2 miliardi di euro di beni nascosti e 190 milioni di evasione fiscale. Sono le cifre da record contestate all'imprenditrice romana Angiola Armellini, proprietaria di 1243 immobili, prevalentemente nella Capitale. L'evasione è venuta alla luce durante l'operazione 'All Blacks' nell'ambito delle indagini dirette dalla procura di Roma e svolte dai finanzieri del comando provinciale della Capitale. Denunciate assieme alla donna altre 11 persone, tra cui anche consulenti italiani e stranieri.

LA DENUNCIA - Secondo quanto emerso dalle indagini l'imprenditrice, che risiede di fatto in un lussuoso appartamento (attico e superattico) nella centralissima Roma medievale non classificato come civile abitazione, ha utilizzato diversi luoghi per nascondersi al fisco. Dal Principato di Monaco a Lussemburgo, dalla Svizzera alla Nuova Zelanda, dal Jersey alle Bahamas. La donna è sempre stata "l'amministratore di fatto" dell'articolata struttura societaria ideata negli anni '90 con l'intento di proteggere l'effettiva disponibilità di ingenti capitali detenuti all'estero, anche in Paesi cosiddetti a fiscalità privilegiata. Per questo motivo nel 1999 l'imprenditrice aveva spostato, solo formalmente, la propria residenza nel Principato di Monaco, risultando cittadina monegasca sino al giugno 2010.

ICI E IMU NON VERSATE - L'imprenditrice, sul piano penale, è stata denunciata alla procura, assieme ad altre 11 persone, tra i quali spiccano alcuni consulenti, italiani ed esteri, incaricati della gestione contabile e fiscale ed effettivi artefici della creazione del fraudolento gruppo societario estero. A questi ultimi è stata ascritta, insieme all'imprenditrice, anche la fattispecie di associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale, essendo emersi compiti, funzioni, direttive specifiche attribuite dall'organizzazione. Ad incastrare la donna è stato anche il mancato versamento di tributi locali (ICI, IMU), per alcuni milioni di euro, connessi a gran parte del vasto patrimonio immobiliare, favorito dalla complessa e poco trasparente struttura societaria.

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