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Cronaca

Tra acqua e fango da Prima Porta al litorale è il momento della conta dei danni

L'allerta è prevista fino a domani e gli uomini della Protezione Civile hanno ancora presidi fissi nei punti critici. Il Comune ha stanziato ieri, in giunta straordinaria, 10 milioni di euro per aiuti nelle zone più colpite

La tempesta è passata ma la quiete non sembra dietro l'angolo. E' l'ora di raccogliere le ultime forze rimaste, di pulire, spalare, togliere acqua e fango che ancora invadono le periferie. L'allerta è prevista fino a domani e gli uomini della Protezione Civile hanno ancora presidi fissi nei punti critici. 

PRIMA PORTA E PANTAN MONASTERO - Restano i segni del disastro, specie nei quartieri sorti vicino a fossi e marane. A Prima Porta parla per tutti via Saronno, strada tra le più colpite dalla furia torrentizia, dove i cittadini ancora camminano nel fango. In via della Giustiniana, il condominio al civico 278 non esiste più. E' rimasto sommerso dalla piena e fagocitato dal fango che a tutt'oggi occupa vialetti condominiali e giardini privati. Via della Giustiniana, al 278 condominio inghiottito dal fango

Qui 14 famiglie, svegliate in piena notte dalla furia dell’acqua, sono state portate via in gommone: quelle case ora sono vuote. Più fortunati, ma non meno disperati, nel XIII Municipio, a Pantan Monastero

I residenti di via Ponzone (QUI IL VIDEO) fanno la spola dai garage pieni di melma alle montagne di mobili accatastati fuori casa, pronti per essere buttati. "Calcoliamo più o meno un 30-40 mila euro di danni a testa" ci racconta Damiano, un abitante della piccola parallela di via di Casal Selce. E sempre nel quadrante ovest della città abbiamo Piana del Sole, altra zona fortemente colpita. 

PIANA DEL SOLE - Nella scuola Fratelli Cervi a Casette Mattei ci sono ospiti 11 persone, anche se il numero degli sfollati è molto più alto. Venerdì sera le persone rimaste senza casa erano 60, tutte provenienti appunto da Piana Del Sole. Con il passare delle ore molte di loro sono riuscite a trovare altre sistemazioni ma, come fanno sapere dal municipio, pochi di loro sono potuti effettivamente rientrare nelle loro case. Gli assistiti hanno passato nella scuola la loro quarta notte fuori casa. Ad aiutarli i volontari della protezione civile, Sant'Egidio che ha fornito i beni di prima necessità e la Croce Rossa che ha portato i medicinali.

LITORALE - Poi c'è il litorale. E se a Fiumicino abbiamo ancora l'esercito armato di idrovore, tra Ostia, Infernetto, Stagni, Bagnoletto, Ostia Antica se la passano un pò meglio, ma solo un pò. Anche qui la desolazione si ripete: famiglie in emergenza che hanno cercato per 48 ore di scongiurare il peggio, di salvare il salvabile dalle loro case, con tanta rabbia e tanta disperazione. Per domani hanno in programma una manifestazione con i comitati di quartiere presso il consiglio regionale del lazio per un confronto aperto con le istituzioni, che intanto cominciano a quantificare i danni. 

DANNI - Il Comune, che ha stanziato 10 milioni di euro per interventi di manutenzione stradale, scolastica e per aiutare le famiglie in emergenza non dà cifre precise, mentre la Regione parla di 104 milioni di euro. Numeri amari anche dalle associazioni: secondo la Confesercenti i danni per i commercianti ammontano a 5 milioni di euro. Cna fa invece un conto per ogni attività: si parla infatti di 14mila euro per ogni esercizio commerciale.

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