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Cronaca

E' allarme coltelli: Questura e Campidoglio scendono in campo

Il capo della mobile Vittorio Rizzi: “Le scuole vigilino sui ragazzi, chi porta il coltello lo fa per usarlo alla prima occasione”. Il Sindaco Alemanno: “Arrestare chi porta un coltello”

E'allarme coltello a Roma, soprattutto tra i minori. A lanciarlo è la questura di Roma, nella persona del capo della squadra mobile Vittorio Rizzi. Un allarme che giunge all'indomani della sventata rissa tra adolescenti in pieno centro, che ha portato alla denuncia di due sedicenni, uno dei quali era in possesso di una lama di 21 centimetri. Un episodio che è solo l'ultimo di una lunga serie che nelle ultime settimane hanno riempito le pagine di cronaca dei giornali.

L'ALLARME DI RIZZI
Il capo della mobile romana è sceso in campo contro questa emergenza lanciando un appello alle scuole affinchè “vigilino sui ragazzi”. Rizzi ha sottolineato come “bisogna porre l'attenzione sull'uso frequente dei coltelli nelle risse. Può sembrare un segno di difesa, ma chi porta un coltello lo fa per utilizzarlo alla prima occasione. La volontà è quella di attaccare briga gratuitamente. Questi episodi sono indice di un fenomeno sociale. Qualcosa sta cambiando e il nostro impegno è quello di continuare a lavorare in questo settore per prevenire risse e fenomeni violenti”.

Non più solo lo stadio dove le coltellate purtroppo sono ancora di case, ma anche luoghi normali, quotidiani come la scuola (il caso del liceo Aristotele), la discoteca (la rissa del Gazometro), il parcheggio (l'omicidio di Murgia in via Costantino) oppure lo struscio (sabato scorso in via del Corso). 

ALEMANNO: “ARRESTARE CHI LI PORTA”
L'allarme di Rizzi è stato raccolto dal Campidoglio ed il sindaco Alemanno ha lanciato la proposta: “Arrestare chi porta un coltello”. Il primo cittadino ha scritto in merito una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al capogruppo del PDL al Senato, Maurizio Gasparri, e a quello della Camera, Fabrizio Cicchetto. Nella lettera il sindaco di Roma sottolinea che "negli ultimi tempi si è registrato un notevole incremento di atti di violenza commessi con l'utilizzo di armi da taglio, ferimenti ed omicidi che avvengono a seguito di risse o liti per futili motivi e, certamente, debbono essere messi in relazione con l'abitudine di moltissimi soggetti di portare con sé armi da taglio, anche di piccole dimensioni".

Alemanno nella lettera  fa presente che comunque "la sanzione non consente l'arresto" che invece è previsto "in flagranza per colui che è colto all'atto di commettere un delitto non colposo, consumato o tentato, per la quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore al massimo a tre anni". "Certamente, la previsione dell'arresto di colui che si rende responsabile del porto, senza giustificato motivo, di armi da taglio o da punta inciderebbe in termini preventivi" aggiunge Alemanno nella missiva.

Da qui la richiesta "di un innalzamento significativo della pena ovvero una specifica revisione della normativa" per consentire "di procedere all'arresto nel caso in cui una persona venga sorpresa in flagrante porto di coltello".


SANTORI: “ROMA NON E' LONDRA”

Anche il presidente della commissione sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori ha accolto l'appello di Rizzi, ma invita a non fare paragoni con Londra: "Roma non è certamente Londra, dove in media sono 50 i delitti all'arma bianca al giorno, e numerose le persone uccise, ma è evidente che non bisogna sottovalutare il problema. Chiediamo, per questo un'azione sinergica e congiunta delle istituzioni, magari riprendendo le misure adottate dal governo britannico per sensibilizzare i giovani sorpresi con dei coltelli. Questi ragazzi devono, tra le altre cose, far visita alle famiglie delle vittime e, in carcere, ai condannati per accoltellamento".
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