Alluvione, Pantan Monastero: "Qui non è venuto nessuno, a spalare il fango ci sono i bambini"
La denuncia di un cittadino: "Ho visto persone piangere dalla disperazione, costrette a svuotare le case dal mobilio pregno d'acqua. E ho visto bambini aiutare gli adulti a spalare via il fango dai locali. Stiamo facendo tutto da soli, è una vergogna"
Strade allagate e ancora piene di fango, case invase dall'acqua, cittadini che da ore spalano marciapiedi e buttano via mobili ormai inutilizzabili. Siamo a Cerquette Grandi, via della Storta lato Boccea, nel municipio XIV, uno dei tanti colpiti dall'alluvione che venerdì ha messo in ginocchio la città. Un piccolo quadrante dove, a quanto denunciano da ieri i cittadini che lo abitano, "non è ancora arrivato nessuno".
"Ho visto persone piangere dalla disperazione, costrette a svuotare le case ai piani bassi e a portare via mobilio pregno d'acqua. E ho visto bambini aiutare gli adulti a spalare via il fango dai locali. Stiamo facendo tutto da soli, è una vergogna". Gianluca ci racconta un quadro desolante.
"Proviamo a chiamare la Protezione Civile ma il numero è sempre occupato, ci hanno completamente abbandonato, il sindaco venga a vedere le condizioni in cui ci troviamo, la palestra di mio fratello è invasa dall'acqua e nessuno è venuto ad aiutarci". Le immagini inviate dal nostro lettore ritraggono la zona intorno a via Cherasco, traversa di via della Storta lato via di Boccea.
"I tombini sono completamente pieni di detriti, se continua a piovere non so cosa possa succedere" continua preoccupato, anzi, disperato. E già dalla giornata di ieri, dalla zona vicina di Pantan Monastero, qualcuno denunciava lo stato di abbandono.
Alessandra Consorti, consigliere in municipio per il NuovoCentroDestra, nonché vicepresidente del consiglio municipale: "Da questa mattina (ieri, ndr) stiamo cercando insieme ad alcuni volontari della Protezione Civile, di liberare le abitazioni, le scuole e gli esercizi commerciali completamente allagati dall'esondazione del Fosso del Campo di ieri. Un intero quadrante della periferia del nostro municipio completamente abbandonato a se stesso ed alla solidarietà e buona volontà di tutti i cittadini che si sono rimboccati le maniche e che stanno lavorando in mezzo al fango. Il Sindaco Marino deve assolutamente richiedere ed ottenere lo stato di calamità naturale".
