"Burtone in isolamento come quelli del 41 bis. Chiederò i domiciliari"

"Tornerei volentieri indietro per riavvolgere il film e agire in maniera diversa. Non mi sono reso conto di quello che stava succedendo". Sono le parole di Alessio Burtone pentito per quanto accaduto l'8 Ottobre scorso alla stazione Anagnina, riferite dal suo legale che ha voluto ribadire come il suo assistito non si sia reso conto di quello che è avvenuto, tanto che proprio per questo, si è allontanato subito dopo la lite con la romena Maricica, deceduta Venerdì scorso.

L'avvocato Fabrizio Gallo ha depositato inoltre, una perizia medico-legale effettuata da Gianluca Albertacci nella quale si spiega che Burtone ha colpito la donna non con un pugno ma con una manata. "Ho chiesto al giudice di rivedere il capo di imputazione. - spiega Gallo - La nostra perizia chiarisce che si tratta di una manata o di una spinta perché sul corpo della donna non sono state riscontrate ferite al volto ma solo una piccole lesioni al labbro."

Intanto Alessio Burtone si trova in carcere e, con il rischio che possa essere aggredito da detenuti romeni, la direzione del penitenziario ha deciso di metterlo in isolamento a titolo precauzionale. "Alessio sta subendo una detenzione gravosa, - spiega l'avvocato Gallo - è in isolamento come quelli del 41 bis ed è guardato a vista. Anche per questo ho chiesto al gip di valutare l'ipotesi degli arresti domiciliari".

Il pm Antonio Calaresu, titolare dell'inchiesta sulla morte di Maricica Hahaianu, al termine dell'interrogatorio di garanzia di Alessio Burtone ha dichiarato: "Troppo rumore e troppo clamore non aiutano le indagini e non vorrei correre il rischio di mancare di rispetto alle sofferenze che sono coinvolte in un procedimento giudiziario per omicidio. Sono abituato a lavorare nel massimo silenzio e nel massimo riserbo."