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Cronaca

Tentano di investirla con l'auto dopo le minacce, in manette l'ex e la madre di lui

E' accaduto ad Ostia. L'allerta al 112 da parte dei condomini. I due, trovati con un martello ed un coltello, fermati dopo un tentativo di fuga terminato con un incidente d'auto

E' stata prima minacciata di morte con un coltello ed un martello per poi essere vittima di un tentativo di investimento con l'auto. Ad essere arrestati dai carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ostia, con l'accusa di atti persecutori e lesioni un cittadino cileno di 26 anni, pregiudicato, e sua madre di 51 anni. L'aggressione nel pomeriggio del 23 luglio sul litorale romano.

SEGNALAZIONE DEI CONDOMINI -  I militari, a seguito di una segnalazione di alcuni condomini, giunta al pronto intervento 112, sono stati inviati dalla Centrale Operativa del Gruppo di Ostia, nei pressi dell’abitazione della ex ragazza dell’arrestato ad Ostia, dove hanno bloccato l’auto, con a bordo madre e figlio, che si stavano dando alla fuga.

COLTELLO E MARTELLO - I due poco prima si erano presentati sotto l’abitazione della ragazza, in stato di assoluta agitazione, ed armati di coltello a serramanico e di martello, hanno iniziato a minacciarla di morte. La gente in strada, vista la situazione, ha immediatamente allertato il 112 e i due, vistisi braccati, sono fuggiti con la propria auto tentando anche di investire la ragazza e un suo conoscente, intervenuto in suo aiuto, che nel frangente è stato colpito al ginocchio con il paraurti anteriore dell’auto.

DIECI GIORNI DI PROGNOSI - L’impatto gli ha causato una contusione giudicata guaribile in pochi giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia. Successivamente, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la vicenda della complicata relazione sentimentale tra i due giovani iniziata ad aprile e fatta di continui litigi e botte da parte del ragazzo, che, per paura di essere denunciato, minacciava continuamente di morte la giovane e di fare comunque del male alla sua famiglia.

BORSE SCHERMATE E FALSE PATENTI - Nel corso della perquisizione domiciliare nell’abitazione del ragazzo, sono state inoltre rinvenute due patenti di guida palesemente falsificate e due buste schermate per eludere le barriere antitaccheggio dei supermercati. Madre e figlio, dichiarati in arresto, sono stati tradotti rispettivamente al carcere di Rebibbia e Regina Coeli, in attesa di essere interrogati nelle prossime ore dai giudici.

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