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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca: pakistano ridotto in fin di vita, si pensa a raid xenofobo

I fatti risalgono a lunedì, ma solo sabato si è appresa la notizia. La moglie della vittima, incinta di tre mesi, per lo stress ha perso il bambino. Nella zona è caccia aperta al gruppo di 5 aggressori

Un raid in piena regola, apparentemente senza altri motivi oltre al razzismo. Un pakistano di 35 anni è stato aggredito da un gruppo di 5 ragazzi sui 20 anni nel quartiere di Tor Bella Monaca. E' successo lunedì scorso, 23 marzo, ma solamente sabato la notizia è venuta alla luce, attraverso le pagine del Messaggero.

Mohamad Basharat, che gestisce un piccolo supermercato nella zona di Torre Angela, si trovava alla guida del suo furgone quando, mentre era fermo al semaforo, un gruppo di ragazzi lo ha avvicinato e tirato giù a forza dal furgone, sferrandogli una serie di pugni che lo hanno tramortito, facendolo svenire. Lo straniero poco dopo si è ripreso, ma è stato portato per precauzione al Policlinico Casilino.

Qui ha trascorso la notte, in modo apparentemente tranquillo. Martedì però le sue condizioni si sono complicate, a causa di una vasta emoraggia cerebrale, provocata probabilmente dal pugno ricevuto. L'uomo è stato anche sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre l'emoraggia. 

 Sull'episodio indaga il commissariato “Casilino Nuovo”, affiancata anche dalla squadra mobile di Roma. In tutta la zona la caccia al gruppo i ventenni è serrata e si pensa ad un collegamento con un'aggressione ad un ragazzino bengalese avvenuta venerdì scorso.

Nel dramma di Basharat, c'è anche un'ulteriore tragedia. Sua moglie infatti era incinta, ma venerdì scorso, per lo stress, ha perso il bambino.
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