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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Padre e figlio picchiano a sangue un debitore con un tubo di metallo

I due sono stati arrestati mentre tentavano la fuga in motorino. Sul posto gli agenti dei commissariati Sant’Ippolito e San Lorenzo, allertati al 113 da alcuni passanti

Picchiato con un tubo di metallo, e ferito con un coltello alle mani. Una violenza durata ore, per una somma di denaro mai restituita. Gli agenti dei commissariati Sant’Ippolito e San Lorenzo, allertati al 113 da alcuni passanti attratti dalle grida d’aiuto, sono intervenuti ieri per arrestato padre e figlio per rapina e sequestro di persona. I due si sono presentati la scorsa notte a casa di un uomo, che poi a quanto raccontato dai colpevoli sarebbe un loro debitore, lo hanno prima minacciato, poi sono passati rapidamente alle vie di fatto. 

I due hanno lo hanno malmenato per ore, servendosi di un grosso tubo di metallo per colpirlo agli arti, mentre con un coltello, ritrovato dagli agenti nel lavandino della cucina, gli hanno procurato dei tagli alle mani. Le percosse sono proseguite fin quando gli aggressori si sono impossessati di un libretto di assegni e del bancomat della vittima.

Gli agenti sono arrivati sul posto nel momento in cui padre e figlio tentavano la fuga in sella al loro scooter. Li hanno inseguiti e bloccati, riuscendo anche a vedere il loro tentativo di disfarsi del tubo di metallo usato poco prima per picchiare il malcapitato.

Il padre aveva in tasca il bancomat e gli assegni rubati poco prima, uno spray al peperoncino, e la chiave dell’appartamento del derubato, che teneva ancora stretta nella mano. I due aggressori, entrambi italiani rispettivamente di 39 e 17 anni, sono stati arrestati con l’accusa di rapina e sequestro di persona in concorso.
 

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