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Cronaca

Terremoto: anche a Roma giorni di paura

Danni contenuti nella Capitale, ma dopo quella del 6 aprile, nuove scosse gettano nel panico i romani. Ieri mattina due scosse: evacuati palazzi a Ostiense e all'Eur. In serata la terra trema ancora: a Monteverde la paura uccide un 76enne

Roma e i romani sono stati svegliati nel cuore della notte dal terremoto che ha colpito L'Aquila e l'Abruzzo. In tutta la città, da Nord a Sud, la gente si è riversata per strada per la paura di nuove scosse.

La zona dove la scossa si è sentita maggiormente è quella est della Capitale. Il direttore della Protezione civile del Lazio Maurizio Pucci non ha parlato di danni a Roma e in provincia, ma solo di tanta paura soprattutto tra i cittadini dei paesi vicini.

Il Lazio è pronto ad offrire il proprio contributo in termini di uomini e mezzi per supportare l'Abruzzo in questa grave emergenza.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

10 aprile ore 8.00
Bandiere a mezz'asta a Roma, mezzi pubblici di Atac e Trambus listati a lutto, invito ai cittadini e ai negozi ad esprimere la loro solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. E' questo il contenuto dell'ordinanza firmata dal sindaco, Gianni Alemanno per partecipare al lutto nazionale proclamato per oggi dopo il sisma che ha colpito l'Abruzzo. 
Il sindaco invita tutti i cittadini, le organizzazioni sociali, culturali e produttive della città, le associazioni degli esercenti e le organizzazioni rappresentative dei commercianti a tenere conto del lutto nazionale, e a esprimerlo nelle forme e nei modi che ritengono più opportune.

9 aprile ore 21.40 Nuova forte scossa avvertira anche a Roma. La scossa, è stata di magnitudo di 4.9 ed è stata una tra le repliche più importanti del sisma del 6 aprile.

9 aprile ore 2.52 - Nuova scossa avvertita a Roma: magnitudo 5,1 Richter
Ancora paura nella notte nella Capitale. E' stata infatti avvertita anche a Roma la scossa delle 2.52 di questa notte. La magnitudo della scossa è stata di 5,1 della scala Richter. Molte persone sono state svegliate e sono scese in strada per la paura

8 aprile ore 16.29 - Alemanno: "Riaprire l'ospedale San Giacomo per gli sfollati"
Sono favorevole alla riapertura del San Giacomo per dare ospitalità agli sfollati dell'Aquila. Credo che il presidente Marrazzo accetterà questa ipotesi". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo le richieste di ieri dei medici e degli eredi dell'ospedale romano, ormai chiuso, perché venga riaperto per accogliere gli sfollati provenienti dall'Abruzzo. Per il sindaco "sarà inevitabile che una parte degli sfollati arrivi a Roma. Dobbiamo accoglierli e mobilitare tutte le strutture ospedaliere e di ricovero. Il San Giacomo potrebbe essere un'ipotesi da utilizzare visto che è una struttura chiusa".

8 aprile ore 14.03 - Vigili del Fuoco: dal 6 aprile fatte oltre 230 verifiche
Dal 6 aprile, giorno della prima scossa di terremoto in Abruzzo, i vigili del fuoco di Roma hanno compiuto 230 verifiche di stabilità dei palazzi della capitale, di cui ben 60 la scorsa notte in seguito all'ultima scossa avvertita dai cittadini alle 19.42. La scossa ha determinato un effetto panico notevole visto che i cittadini che hanno chiamato i vigili del fuoco sono stati oltre 300.

8 Aprile ore 13.41 - Alemanno si recherà in visita a L'Aquila
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si recherà nel pomeriggio all'Aquila per visitare i centri di accoglenza e poi andrà a portare la solidarietà anche nei paesi più colpiti dal tragico terremoto. Tra questi, oltre ad Onna, i comuni di Poggio Picenze e Villa San'Angelo, dove sono registrate vittime. Alemanno potrebbe annunciare l'arrivo di sostegni da parte del comune di Roma verso le popolazioni terremotate. Intanto, in mattinata, per iniziativa del Comune capitolino, é stata celebrata una messa di suffragio per le vittime del terremoto dell'Aquila.

8 Aprile ore 13.36 - Intervento d'urgenza per le Terme di Caracalla
Anche se il terremoto dei giorni scorsi avvertito anche nella capitale non ha procurato danni al patrimonio archeologico di Roma considerando la lesione subita dalle Terme di Caracalla partirà subito un intervento tecnico per il complesso termale di età imperiale. Il sovrintendente ai beni archeologici di Roma Angelo Bottini, ha spiegato che dopo ulteriori controlli dovuti alle scosse di ieri "possiamo rassicurare che non c'é stato nessun danno".

Tuttavia "é stato disposto un intervento d'urgenza sulle crepe dell'arcone centrale del Frigidarium delle Terme di Caracalla: un intervento tecnico che avverrà con procedura d'urgenza e quindi senza gara ma con attuazione immediata. Nel giro di qualche giorno partiranno i lavori".


7 aprile - Ore 22.07 - A Monteverde muore per infarto un uomo di 76 anni
Un uomo di 76 anni è morto ieri sera per arresto cardiaco a seguito dello spavento avuto dopo la violenta scossa sismica delle 19.47, avvertita anche nella capitale. L'anziano, cardiopatico già sottoposto in passato a intervento chirurgico al cuore, al momento della forte scossa di assestamento si trovava nella propria abitazione in via Ingrassia, nel quartiere Monteverde.

Dopo essersi recato in bagno si è sentito male e si è accasciato. A quel punto il figlio ha allertato il 113, che a sua volta ha contatto il 118. Arrivato dopo pochi minuti nell'abitazione di via Ingrassia il personale del 118 ha potuto solo constatare la morte dell'uomo causata dall'infarto. Proprio il figlio ha raccontato agli operatori del 118 che il padre si era molto agitato per aver avvertito la scossa. Paura che, a dire del parente, sarebbe alla base dell'attacco di cuore.

7 aprile - Ore 19.48 - Nuova Scossa a Roma: 5,7 della scala Richter
Nuova forte scossa avvertita distintamente anche a Roma. L'intensità era pari 5,7 della scala Richter. Ricordiamo che domenica notte la scossa è stata pari a 6,3 della scala Richter, mentre stamattina era pari a 4,8. A L'Aquila si segnalano nuovi crolli e tanta paura.

A Roma molte persone sono scese per strade

7 aprile Ore 16.43 – Il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti in visita a L'Aquila
Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e una delegazione della Provincia, su invito del presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, sono in viaggio verso l'Aquila per incontrare le autorità, definire le iniziative operative dei prossimi giorni e il coordinamento dei Comuni limitrofi che si stanno prodigando negli aiuti alla popolazione colpita dal terremoto. Lo rende noto l'ufficio stampa della Provincia di Roma.

"Le Province di Roma e dell'Aquila”, è spiegato nel comunicato, sono unite da un forte legame di solidarietà e cooperazione formalizzato solo pochi giorni fa con la firma del protocollo Province sorelle".

7 aprile Ore 12.05 - Evacuati uffici pubblici di via Ostiense e il museo Pigorini all'Eur
Alcuni uffici pubblici di via Ostiense, a Roma e il museo Pigorini all'Eur sono stati evacuati a scopo precauzionale durante la scossa delle 11.27, avvertita in alcuni quartieri della capitale. Molta paura ma nessuna scena di panico tra i dipendenti della palazzina di dieci piani in via Ostiense, sede di uffici distaccati della prefettura, dei vigili urbani e dell'azienda di trasporto pubblico. Anche gli utenti in fila agli sportelli sono stati invitati ad andare via. Anche le scosse di terremoto registrate la scorsa notte all' Aquila sono state avvertite nella Capitale. Tanti romani, anche se in numero minore rispetto alla forte scossa avvertita nella notte tra domenica e lunedì, si sono nuovamente svegliati con la casa che tremava.

7 aprile Ore 11.40 - Due nuove scosse avvertite anche a Roma alle 11.28 e alle 11.34
Dopo quella di questa notte all'1.15, la terra è tornata a tremare anche Roma, facendo sobbalzare per due volte i romani. E' successo una prima volta alle 11.28 e una seconda alle 11.34. Le due scosse erano di magnitudo richter pari a 4,8. A L'Aquila ovviamente la paura è stata ben maggiore con calcinacci caduti dai palazzi pericolanti per il sisma della notte del 6 aprile.

7 aprile Ore 01.15 - Nuova scossa percepita a Roma
Ancora paura a Roma nella notte. Alcune delle scosse d'assestamento del terribile Terremoto che ha colpito l'Abruzzo  sono state avvertite anche dai cittadini romani. La scossa maggiormente percepita è stata quella dell'1.15, che ha fatto tremare soprattutto i cittadini della zona nord e nord est della città. L'intensità della scossa è stata pari al 4,8 della scala Richter. Numerose anche in questo le chiamate ai centralini dei vigili del 112 e del 118.

Ore 19.00 - Riapre l'A24
L'Aquila ovest è nuovamente raggiungibile da Roma a partire dalle 19 di ieri. L'autostrada è aperta solo ai veicoli leggeri. Resta chiuso invece il tratto compreso tra L'Aquila ovest e Assergi in entrambe le direzioni.


Ore 17.32 - Il Campidoglio stanzia 1 milione e 100 mila euro d'aiuti
"La giunta comunale, su disposizione del sindaco, Gianni Alemanno, riunitasi in seduta straordinaria, ha deliberato lo stanziamento di un milione e 100mila euro come primi aiuti da destinare alle popolazioni dell'Aquila colpite dal sisma questa notte. I fondi saranno messi a disposizione della Croce Rossa Italiana". Lo si legge in una nota del Campidoglio.

Ore 16.30 - Prati, sarà evacuata un'ala di un palazzo in via Andrea Doria
Dieci appartamenti in via Andrea Doria, nel quartiere Prati, saranno sgomberati nelle prossime ore. A riferirlo i vigili del fuoco che hanno effettuato un sopralluogo nello stabile al numero 51.

La causa dello sgombero sarebbe però una situazione di pericolo antecedente il sisma. Secondo i vigili del fuoco però, la scossa potrebbe aver aggravato la situazione. Il provvedimento sarà emesso a breve dalla polizia municipale.

Ore 15.08 – Feriti abruzzesi arrivano con le loro auto negli ospedali romani

"Il solaio della nostra casa è crollato, il mio amico era ferito ma sapevamo che anche l'ospedale era danneggiato dal terremoto e quindi abbiamo preferito venire a Roma". E' il racconto dello studente universitario abruzzese che stamani intorno alle 7,30, in auto, assieme ad un suo amico ha raggiunto il Policlinico Gemelli di Roma per farsi medicare le ferite riportate dopo il sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese.

Per lui, che è già stato dimesso, nulla di grave, solo qualche escoriazione. Peggio è andata al suo amico che ha riportato la frattura di una gamba. "Era molto dolorante”, racconta,  “per questo prima di metterci in auto abbiamo preso due stecche di legno per bloccargli la gamba". In queste ore, spiegano dalla direzione sanitaria del Gemelli, stanno giungendo dall'Abruzzo diversi pazienti, tutti con mezzi propri.

"Crediamo che con il passare delle ore”, affermano dal Policlinico, “andrà aumentando l'afflusso negli ospedali di Roma di pazienti provenienti dalle zone colpite dal sisma".


Ore 13.46 - Inagibile una scuola in viale della Privamera 43
L'istituto scolastico Figlie della Sacra Famiglia in viale della Primavera 43 è stato dichiarato inagibile a seguito della scossa di terremoto di questa notte.

Ore 13.34 - Richiesta verifica dello stato delle strutture scolastiche
L'assessorato alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù, del comune di Roma, ha richiesto agli uffici competenti di tutti i Municipi di verificare lo stato delle strutture scolastiche del territorio cittadino a seguito della scossa di terremoto di questa notte.   I controlli agli edifici scolastici verranno effettuati a tutela della pubblica incolumità di alunni e docenti. Lo comunica in una nota l’assessorato alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù.

Ore  12.52 -  Danni alle Terme di Caracalla
"In seguito al sisma di questa notte, dopo una prima verifica, il personale di controllo ha riscontrato qualche danno alle Terme di Caracalla, un danneggiamento non ancora quantificabile". A fare un primo bilancio sulle conseguenze del terremoto di questa notte sul patrimonio archeologico di Roma è stato il sovrintendente ai beni archeologici di Roma Angelo Bottini. Puntualizzando che "per avere un quadro completo e dettagliato, bisogna aspettare domani", Bottini ha rassicurato sulle condizioni "del Foro e del Palatino che non hanno avuto danni così come il Colosseo che è stato regolarmente riaperto al pubblico".

Ore 12.09 - 1.500 chiamate al centralino del 118
Sono state oltre 1.500 le telefonate giunte alla centrale operativa del 118 di Roma nelle ore successive al violento sisma che ha colpito l'Abruzzo e che è stato avvertito anche nella Capitale. Secondo quanto afferma l'ufficio comunicazione dell'Ares 118 le chiamate registrato tra le 3.30 e le 10 di questa mattina rappresenta hanno avuto un incremento di circa il 50% rispetto alla media. "Molti ci hanno chiamato perché in preda ad attacchi di panico", spiega Stefano Valentini dell'Ares, "colti da leggeri malori o semplicemente per chiedere informazioni su cosa stesse accadendo".

Ore 11.28 - Marrazzo: "Chi può doni sangue"
Un appello ai cittadini del Lazio è stato rivolto dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo perché "donino il sangue" per le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. "Faccio un appello a tutti i cittadini del Lazio", ha detto Marrazzo, per mobilitarsi e in particolare voglio sollecitare tutti coloro che ne hanno la possibilità a rispondere all'appello lanciato dal Presidente della Regione Abruzzo, Chiodi, al quale va il cordoglio della comunità dei cittadini del Lazio: chi può doni sangue subito presso i centri trasfusionali del Lazio".

Ore 10.57 - L'autostrada A24 Roma-L'Aquila, chiusa nel tratto più vicino alla città abruzzese per verifiche su alcuni viadotti dopo la scossa sismica della scorsa notte, sarà riaperta al traffico entro la giornata di domani. Lo ha detto all'ANSA il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli.

Ore 10.36 - Sono partite intorno alle 6 dal Lazio verso l'Abruzzo due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Qualche abitazione lesionata in tre Comuni del Reatino e a Sora, ma nessun danno alle persone. Lo rende noto la Protezione civile della Regione Lazio. Circa 40 le squadre con più 200 volontari che hanno raggiunto l' Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Tre elicotteri regionali per la lotta agli incendi, messi a disposizione, mentre i volontari hanno già portato in Abruzzo centinaia di tende per ospitare persone, tre cucine da campo, mezzi per il movimento terra come ruspe, bobcat ed escavatori, oltre a torri faro per garantire, con le fotoelettriche, i soccorsi anche dopo il tramonto e squadre di volontari con unità cinofile.

Nel Lazio la Protezione civile sta monitorando le zone al confine con l'Abruzzo come quella di Amatrice e del Cicolano, in provincia di Rieti, e quelle della provincia di Frosinone per verificare le necessità della popolazione e gli eventuali danni subiti. Al momento risultano alcune abitazioni lesionate, ma nessun danno a persone, nei Comuni di Borgorose, Corvaro e Santo Stefano, al confine con la Marsica, e nel Comune di Sora. Il presidente della Regione Piero Marrazzo sta seguendo dalle prime ore del mattino l'evolversi della situazione con informazioni dalla Sala Italia e dalla Sala operativa regionale.

E' disponibile il numero verde della Protezione civile regionale 803 555.

Ore 9.47 - Anche i grandi ospedali romani sono stati allertati per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Unità di crisi sono state già organizzate all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Gemelli. Roma infatti potrebbe accogliere, come già è avvenuto in passato, i feriti più gravi per gli interventi operatori o per i ricoveri.
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