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Cronaca

Scalo de Pinedo, Inghiottita dal Tevere la sede storica di Marevivo

La sede dell'associazione ambientalista che difende il mare è affondata lo scorso 24 agosto. Sono andati persi i ricordi di 25 anni di storia. Il direttore Di Penta: "Abbiamo bisogno d'aiuto per rimettere a galla il barcone"

La sede dell'associazione ambientalista Marevivo lo scorso 24 agosto é stata inghiottita dal Tevere. A renderlo noto la stessa associazione. Il barcone era ormeggiato allo Scalo de Pinedo. Sul posto sono intervenuti gli attivisti e gli stati maggiori dell'associazione che insieme ad esperti per il recupero di relitti hanno cercato di salvare, per quanto possibile gli oggetti, i mobili e quant'altro galleggiasse sulle acque del Tevere.

I soccorritori hanno estratto una montagna di attrezzature, carte, video, foto, libri e giornali, memoria storica di 25 anni, inzuppati di fango, ormai inutilizzabili. "Si è tentato di recuperare i ricordi salienti facendoli asciugare al sole, purtroppo con scarsi risultati e la delusione e lo sconforto di vedere la sede ridotta ad un relitto grondante di acqua maleodorante", dichiara l'associazione.

Affondato il barcone di Marevivo

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"Siamo arrivati subito appena siamo stati avvisati dai vigili del fuoco - ha riferito il direttore generale di Marevivo, Carmen di Penta - tutta la nostra vita era lì dentro". "Il barcone è sceso di un metro e mezzo e abbiamo chiamato una squadra subacquea specializzata. Ora abbiamo svuotato tutto ma abbiamo tutta l'intenzione di rimetterlo a galla. Per questo però abbiamo bisogno di aiuto da parte di attivisti e cittadini, anche una donazione di euro".

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