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Cronaca

Affiliazione di Anddos in Aics: "Momento storico per la tutela dei diritti Lgbt"

Martedì 7 luglio alle ore 11.30 presentazione alla stampa presso la Sala Conferenze della sede nazionale AICS in via Barberini 68

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

ROMA - L'on. Bruno Molea, presidente nazionale di Aics e il dott. Mario Marco Canale, presidente nazionale di Anddos - Associazione Nazionale Contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con il quale si certifica ufficialmente l'affiliazione all'Associazione Italiana Cultura Sport.

Martedì 7 luglio alle ore 11.30 presentazione alla stampa presso la Sala Conferenze della sede nazionale AICS in via Barberini 68.

Con i 130 mila iscritti distribuiti su tutto il territorio italiano, attraverso gli oltre sessanta circoli associati, Anddos entra ufficialmente nella grande famiglia di Aics. E' un momento storico per il movimento lgbti italiano che vede potenziare l'azione già intrapresa da Aics con la nascita, nel 2012, del dipartimento Gaycs dedicato alla promozione dello sport e della cultura lgbti. Anddos, pur conservando completa autonomia organizzativa, operativa e gestionale ha dimostrato che è concretamente possibile perseguire una comune visione per affermare una positiva immagine dell'omosessualità e degli omosessuali nella società, nonché contribuire all'affermazione e allo sviluppo dei diritti civili e delle libertà delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali come anche eterosessuali. La realizzazione della persona lgbti passa necessariamente per la lotta ai pregiudizi e al razzismo diffusi nella società, ma anche attraverso la presenza di una rete solidale che possa accompagnare e aiutare gli individui.

Anddos ha perciò tra i propri obiettivi anche quello di stimolare e supportare la creazione e lo sviluppo di ambienti sicuri nei quali si possano condividere esperienze, trovare accoglienza e protezione, manifestare appieno la propria dimensione sessuale e, attraverso il confronto, trovare il coraggio di fare coming out e partecipare alla vita sociale e politica della comunità lgbtqi. Questi luoghi si pongono come presidi di informazione sulla salute e la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse supplendo ad una cronica insufficienza delle istituzioni e dei media italiani.

"L'Aics - ha dichiarato Bruno Molea - è consapevole del ruolo che svolgerà, con Gaycs e Anddos, nei prossimi anni soprattutto rispetto alla tutela della platea associativa che rappresenta una grande parte della realtà lgbti italiana".

"Anddos e Aics svolgeranno un ruolo strategico unico per storia risorse umane e sensibilità - sottolinea Mario Marco Canale - certi di poter contribuire, in Italia, alla tutela di tutti i cittadini lgbti e non solo".

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