Accoltellato in strada a Torre Maura: fermato uno degli aggressori
Il ferito è stato trovato da una pattuglia dei carabinieri in transito su via di Silicella. Accompagnato in ospedale non sarebbe pericolo di vita
E' stato trovato riverso sulla strada in una pozza di sangue nella zona di Torre Maura, periferia est della Capitale. Ad essere soccorso prima dai carabinieri e poi dai medici di un'ambulanza, un cittadino albanese di 40 anni, colpito con un fendente infertogli presumibilmente con un'arma da taglio al fianco e poi lasciato in strada in via Silicella, all'altezza dell'incrocio con la via Casilina. I fatti poco prima delle 3:00 della notte tra il 14 ed il 15 giugno.
AGGREDITO DA GRUPPO DI CONNAZIONALI - Seppur ferito, ma cosciente, ascoltato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina intervenuti sul posto, il 40enne ha riferito loro di essere stato minacciato e poi accoltellato da un gruppo di connazionali, poi fuggiti.
NASCOSTI DIETRO UN CASSONETTO - Affidato il ferito alle cure dei medici dell'ambulanza del 118 ed acquisite le prime informazioni, i militari dell'Arma, con l'ausilio di una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Roma, si sono quindi messi alla ricerca del gruppo di aggressori. Attivate le ricerche due di loro sono poi stati avvistati dai militari mentre tentavano di nascondersi dietro ad alcuni cassonetti dell'immondizia.
UN FERMO - Individuati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile i due hanno tentato di dileguarsi. Un tentativo riuscito solamente ad uno mentre l'altro, un cittadino albanese, è stato invece sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Accompagnato in caserma è stato poi messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, davanti alla quale, se riconosciuto quale autore dell'aggressione, dovrà rispondere dell'accusa di "tentato omicidio in concorso".
FERITO SOTTOPOSTO AD INTERVENTO - Grave ma non in pericolo di vita il 40enne albanese è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Tor Vergata in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico. Restano da accertare le motivazioni dell'aggressione. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia Casilina diretti dal maggiore Pantaleone Grimaldi che al momento non escludono nessuna ipotesi investigativa.
