Anzio, ottanta stranieri in un appartamento: pagavano anche 150 euro
Il padrone di casa, un romano di 66 anni, pretendeva l'affitto anticipato. Per lui una denuncia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Venti immigrati non avevano il permesso di soggiorno
Dormitorio lager alle porte di Roma. Ottanta stranieri, di varie nazionalità, abitavano in un unico appartamento di Anzio. A scoprirlo gli agenti della Divisione amministrativa della Questura di Roma, diretti da Edoardo Calabria.
Di assoluto degrado le condizioni igieniche in cui vivevano gli immigrati. Gli agenti hanno anche appurato la pericolosità dell'appartamento per la presenza di molte bombole di gas, alcune fuori norma.
Il proprietario dell'immobile, un romano di 66 anni, con precedenti, è stato denunciato per reati connessi al favoreggiamento della permanenza illegale dei clandestini. L'uomo riscuoteva personalmente le quote dell'affitto e le pretendeva anche anticipatamente.
Personale dell'Ufficio Immigrazione, diretto da Maurizio Improta, ha accertato che 20 stranieri erano sprovvisti del permesso di soggiorno, di questi quattro marocchini sono stati tratti in arresto in base alla normativa sull'immigrazione; sei marocchini ed un bulgaro sono stati accompagnati al Cie di Ponte Galeria e gli altri espulsi dal territorio nazionale.
Di assoluto degrado le condizioni igieniche in cui vivevano gli immigrati. Gli agenti hanno anche appurato la pericolosità dell'appartamento per la presenza di molte bombole di gas, alcune fuori norma.
Il proprietario dell'immobile, un romano di 66 anni, con precedenti, è stato denunciato per reati connessi al favoreggiamento della permanenza illegale dei clandestini. L'uomo riscuoteva personalmente le quote dell'affitto e le pretendeva anche anticipatamente.
Personale dell'Ufficio Immigrazione, diretto da Maurizio Improta, ha accertato che 20 stranieri erano sprovvisti del permesso di soggiorno, di questi quattro marocchini sono stati tratti in arresto in base alla normativa sull'immigrazione; sei marocchini ed un bulgaro sono stati accompagnati al Cie di Ponte Galeria e gli altri espulsi dal territorio nazionale.