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Cronaca

Allarme amianto: 700mila tonnellate di tetti e coperture da rimuovere

Legambiente Lazio tira le somme in chiusura della campagna dell'Osservatorio di Educazione alla Legalità Ambientale. "1.500 bambini coinvolti sono il miglior presidio contro illegalità e mafia, a distanza di 20 anni dalle legge che ne impedisce l'utilizzo c'è ancora tanto da fare"

Tra le 360mila e le 700mila tonnellate di materiale nocivo per la salute dei cittadini. Tetti e coperture in pericoloso cemento-amianto disseminate in tutta la regione Lazio. A lanciare l'allarme Legambiente Lazio a margine della presentazione del dossier presentato questa mattina presso la sala Tirreno della Regione Lazio, in occasione della conclusione dell'iniziativa della "Campagna di Educazione e Sensibilizzazione alla Legalità Ambientale" che l'Osservatorio Ambiente e Legalità dell'associazione ambientalista ha organizzato nei mesi scorsi. Un lavoro reso possibile grazie al contributo dell’Assessorato all’Ambiente e Cooperazione dei popoli della Regione Lazio e che ha visto la partecipazione di 1.500 studenti di 15 scuole medie e superiori della regione.

NUMERI ALLARMANTI - Secondo le analisi del Centro regionale amianto della ASL di Viterbo, si tratta di una enorme superficie tra i 27,7 e i 53,9 milioni di metri quadri, alla quale si aggiunge la presenza di oltre un milione di tonnellate di materiali contenenti amianto ancora in uso, negli ambienti di vita e di lavoro, certamente legati ai 572 casi scientificamente accertati di mesotelioma. 1.304 siti, dei quali 1.054 si trovano in provincia di Roma, 94 in quella di Viterbo, 65 nell'area di Frosinone, 53 in quella di Latina e 34 in provincia di Rieti. "A vent'anni dalla legge che impedisce l'estrazione e l'utilizzo dell'amianto c'é ancora tanto da fare, va conclusa la mappatura delle strutture in amianto e avviate le bonifiche, approvando anche una specifica norma regionale e favorendo la sostituzione delle coperture con tetti fotovoltaici per fermare quella che è una strage silenziosa - afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. La cronaca, anche recente, racconta numerosi interventi delle Forze dell'Ordine e della Magistratura con 658 sequestri di rifiuti speciali abbandonati o smaltiti illegalmente, per un totale di 1.243 infrazioni accertate tra il 2007 e il 2010, ben 1.372 persone deferite all'autorità giudiziaria e 45 arresti".

PERICOLO AMIANTO - Il pericolo amianto è particolarmente sentito dai cittadini, come testimoniano i dati del Numero verde 800 92 62 48 dell'Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio: nel 2011, l'8% delle situazioni denunciate (7 su 91) ha riguardato amianto specialmente delle discariche abusive, mentre ai primi posti dei pericoli ambientali risultano per il 32% l'abbattimento di alberi, per il 13% le discariche in genere, per l'11% lavori edili, per il 10% inquinamento acque e per il 9% inquinamento elettromagnetico.

CAMPAGNA LEGALITA' AMBIENTALE - La nuova edizione della campagna di sensibilizzazione sulla Legalità Ambientale si conclude dopo molti mesi di incontri di formazione e discussione sui temi della legalità, della corretta gestione del territorio, della cittadinanza attiva e della stessa partecipazione democratica, con numerosi lavori e diverse forme espressive utilizzate tra gli altri dagli studenti degli istituti Neumann, della scuola media Casal Bianco, dei Licei Cavour, Majorana, Peano e Tacito presenti alla premiazione. "Con cinque edizioni della campagna per la legalità ambientale, abbiamo coinvolto migliaia di ragazzi e ragazze, sono loro il miglior presidio contro le illegalità, la criminalità, la mafia - dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. I lavori presentati e premiati, i racconti delle piccole esperienze di legalità su rifiuti, acque, amianto e nuovi inquinamenti, la creatività dimostrata dai giovani, sono ancora più importanti in un momento così drammatico per l'Italia, dopo l'attentato di Brindisi, per continuare a lavorare con forza ancora maggiore tutti i giorni per rendere migliore la nostra regione".

PARTECIPAZIONE - Hanno partecipato, tra gli altri: Marco Mattei, Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio; Colonnello Antonio Menga, comandante Carabinieri Provincia Frosinone; Tenente Colonnello Carlo Bellotti, Comandante Carabinieri gruppo tutela ambiente di Roma; Comandante di Fregata Antonio Lofù, Comandante in Seconda Capitaneria di Porto di Roma;  Maggiore Piergiorgio Vanni, Nucleo di Polizia Tributaria Guardia di Finanza; Valentina Romoli, responsabile Ambiente e Legalità Legambiente Lazio; Antonio Turri, responsabile Libera Lazio; Michele Rucco, segretario Osservatorio Nazionale Amianto; Annamaria Virgili, presidente comitato esposti amianto Lazio.

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