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Cronaca Piazza San Pietro

Sette anni, cacciato via da un bed and breakfast perché autistico

L'episodio è avvenuto in zona San Pietro. Il bambino, che si trovava a Roma per effettuare alcune visite al Bambin Gesù, è stato rifiutato per paura che recasse fastidio agli altri clienti. La denuncia sul blog www.miofiglioautistico.it

Cacciato da un bed and breakfast a 7 anni perché autistico, e perché, con i suoi comportamenti anomali, avrebbe potuto infastidire gli altri ospiti. E' successo pochi giorni fa a Roma, e a raccontarlo è il blog del giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti.

Qualche mese fa la signora Elena, di Ravenna aveva dovuto prenotare per il figlio un day hospital nel reparto di neuropsichiatria infantile dell'ospedale Bambin Gesù di Roma. Nonostante avesse alcuni parenti ad Ardea, la donna ha deciso di prendere un bed and breakfast in zona San Pietro, perché più vicino all'ospedale, specificando di avere un figlio autistico.

La famiglia è arrivata a Roma lunedì scorso, 27 aprile, la sera prima delle visite, sotto il temporale. Il bambino era nervoso per il viaggio lungo e "si è buttato più volte a terra, ma senza urlare", è il racconto della madre riportato dal blog. A quel punto, il gestore del bed and breakfast si è mostrato perplesso per i comportamenti anomali del bambino, e ha detto di non avere strutture adatte per ospitarlo: "Gli altri ospiti potrebbero lamentarsi per il chiasso e io dovrei chiamare i carabinieri". "A quel punto io gli ho chiesto se dovevamo andarcene - ha raccontato ancora Elena - E lui ha risposto 'Sarebbe meglio' ".

A quel punto, la donna e il marito hanno deciso di alloggiare ad Ardea dai parenti, percorrendo oltre 100 chilometri. Il giorno del day hospital il figlio era nervoso per gli avvenimenti del giorno prima, e il neuropsichiatra ha avuto diverse difficoltà a esaminare i comportamenti del bambino, rischiando di vanificare l'intera trasferta.

Qualcuno, venuto a conoscenza della storia, ha telefonato al bed and breakfast dicendo di voler prenotare una stanza per una famiglia con figlio autistico. Il gestore ha risposto raccontando l'episodio della sera prima, esattamente come l'aveva riferito la donna: "Se il bambino ha gli stessi comportamenti sarebbe meglio che scegliessero un altro posto, perché gli altri clienti potrebbero lamentarsi - ha detto - Io lo dico per voi, per me può anche venire, ma dopo dieci minuti mi chiama il cliente devo chiamare i Carabinieri, vi devo mandare via poi lei ci rimane male, ci rimaniamo male tutti, mi pare una sciocchezza. Io tento di prevenire le situazioni che magari sono scomode per tutti".

Come fa notare Nicoletti nel blog, l'episodio è avvenuto a due passi dal Vaticano, lo stesso luogo in cui papa Francesco, poco tempo fa, aveva indetto un convegno sull'autismo. "Il problema è che molti ancora non sanno cosa sia l'autismo", ha commentato Elena.

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