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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Boom di ciclisti a Roma: in 170.000 usano la bici per spostarsi

Il movimento #salvaiciclisti attacca: "L'aumento avviene senza politiche per favorire la ciclabilità. Se ci fossero politiche ad hoc il dato sarebbe nettamente migliore"

Dieci volte di più rispetto all'ultima conta. Aumentano i ciclisti urbani a Roma, passando dallo 0,4% della popolazione del 2010-2011 al 4% nel 2012. Il dato proviene da un'indagine dell'Agenzia per la Mobilità che l'agenzia di stampa Adnkronos ha anticipato nella mattinata di oggi. Dati impressionanti che fotografano una situazione che in molti, ad occhio, avevano avuto modo di appurare: a Roma si usa sempre di più la bici, anche per gli spostamenti quotidiani.

E proprio agli spostamenti abituali fa riferimento il dato della ricerca. Per spostamenti abituali si intende intende almeno 5 spostamenti a settimana. Il picco registrato nel corso delle interviste è definito 'impressionante'. Infatti addirittura in 40.000 hanno risposto che usano la bicicletta per 10 spostamenti a settimana.

Il campione, oltre 5.000 interviste, è stato suddiviso sia in fasce d'età sia in fasce territoriali, queste ultime riguardanti 4 macrozone: zona a traffico limitato più mura Aureliane; anello ferroviario; confini entro il Grande raccordo anulare; confini comunali extra Gra.

Le età considerate sono state invece suddivise in tre fasce: giovani sotto i 24 anni; adulti tra 24 e 60 anni; anziani sopra i 60 anni. La massima parte dei utilizzatori abituali di bici, ciclisti urbani a pieno titolo, si situa nella seconda fascia, con una percentuale tra il 6 e il 7% dell'intera popolazione romana. L'incrocio delle due componenti, età e territorio, "evidenzia -si legge- il primato della zona 1 (ztl più mura Aureliane), con un picco del 10% tra gli anziani e una media complessiva dell'8%. Tale valore diminuisce allontanandosi dal centro", in media 5,4% entro l'anello ferroviario, 4,6% entro il Gra per poi risalire nell'area compresa all'interno dei confini comunali al 5,4%.

#SALVAICICLISTI - I dati provocano polemiche e non vanno giù soprattutto al movimento #salvaiciclisti. Lo sfogo è di Simone Dini, esponente di spicco del movimento, ed è raccolto sempre dall'Adnkronos: "L'aumento, conclamato dai dati ma percepito empiricamente da tutti, avviene in assenza di politiche per la ciclabilità, dunque spontaneamente e malgrado la mancanza di azioni amministrative -attacca Dini. Se ci fossero politiche per la ciclabilità il dato sarebbe immensamente moltiplicato. Ma la tendenza è ormai inarrestabile, anche se gli amministratori fanno finta di niente". Secondo Dini, occorre "favorire la ciclabilità con politiche davvero efficaci, senza agitare la bandiera demagogica dei km di piste ciclabili per raggranellare consenso tanto facile quanto disinformato: non è solo una questione di tutela di ciclisti, per quanto priorità assoluta, ma un modo per iniziare a ragionare sulle reali esigenze di spostamento delle persone, e non più sulla gestione dei flussi di automobili".

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