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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

060606 a rischio chiusura, Almaviva: "Aspettiamo un incontro con il comune"

Il 22 giugno scade il contratto. Marino attacca Alemanno, il Campidoglio smentisce. Si attende l'esito delle elezioni ma intanto, per società e lavoratori, nessuna certezza

Il futuro del servizio 060606 è incerto. Il 22 giugno infatti scadrà il contratto con il gestore, la società Almaviva. Rischiano il posto di lavoro i 167 dipendenti, rischia di perdere un servizio anche l'intera città. L'allarme, lanciato questa mattina sulle pagine del quotidiano La Repubblica dagli ex assessori alla Cultura Silvio Di Francia e Umberto Croppi, di Veltroni il primo, di Alemanno il secondo, anche se ora entrambi sono impegnati nella campagna elettorale a sostegno di Marino, ha sollevato l'ennesima polemica elettorale.

Ne ha approfittato il candidato democratico che si è fatto garante del servizio, ha smentito il Campidoglio che ha rassicurato i cittadini garantendo la prosecuzione del servizio di orientamento ai cittadini, introdotto nella Capitale nel 2000 e attivo tutto, in più lungue, l'anno h24. Conferma la scadenza del servizio anche la società Almaviva che dichiara di essere in attesa di un incontro con il comune “che però non ci è ancora stato concesso”. Infine, i lavoratori che per quanto riguarda la sede romana sono già stati interessati da oltre 600 persone in cassa integrazione, che aspettano di capire che ne sarà del loro lavoro.

MARINO - “Se sarò sindaco lo 060606 non chiuderà” ha annunciato Marino a Radio Radio lanciando una sfida diretta al sindaco Gianni Alemanno: “Se davvero vuole, ha un modo per mantenere il servizio: prenda in mano la penna e firmi. Ha avuto cinque anni per pensarci”.

CAMPIDOGLIO - Il comune di Roma chiude a ogni polemica apostrofando le dichiarazioni dei due ex assessori su La Repubblica come un “capolavoro di disinformazione”. Per il Campidoglio il servizio non rischia la chiusura perché “in ossequio ai decreti sulla spending review (n. 52 e n. 92 del 2012), infatti, il servizio potrà proseguire regolarmente mediante una proroga del contratto con l'attuale gestore fino all'espletamento della prossima gara Consip” ha spiegato rassicurando i cittadini e rivendicando il successo del call center: 9 lingue in tutto e il 95% delle richieste pervenute soddisfatte.

DI FRANCIA - Anche l'ex assessore alla Cultura del Comune di Roma è intervenuto per rispondere al Campidoglio. "Il comunicato del Campidoglio sullo 060606 appartiene al genere della classica smentita che non smentisce. L'appalto per il servizio scade il 22 giugno, ovvero tra pochi giorni. La gara Consip si svolgerà tra settembre e dicembre. Non c'è - per ammissione dello stesso Sindaco - copertura finanziaria in assenza di bilancio approvato. Non ci sono, dunque, soldi, per la cosiddetta proroga. Quanto alle lingue, basta telefonare al servizio per rendersi conto della situazione. Di cosa stiamo, dunque, parlando?".

ALMAVIVA - “Confermiamo che il contratto con il Comune di Roma per il servizio 060606 scadrà il 22 giugno” spiegano da Almaviva. “Abbiamo chiesto al comune di Roma un incontro per definire se e come proseguire con il servizio ma ancora non siamo stati ricevuti. Siamo in attesa”. Quello che è certo, commentano da Almaviva, è che “qualora si decidesse di interrompere il servizio si creerebbe un serio problema occupazionale a livello territoriale”. La sensazione, anche tra i lavoratori, è che tutto sia nelle mani della prossima amministrazione.

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