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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Redazione

Se i mercati fanno acqua da tutte le parti

Negli ultimi 20 anni il Comune di Roma ha dovuto intervenire sistematicamente su ACEA, perché le bollette pervenute alle associazioni di gestione servizi, costituite tra gli operatori del singolo mercato, erano spesso "gonfiate".

L'elemento acqua ha rappresentato e rappresenta uno dei fattori, che più vanno creando problemi all'interno dei mercati comunali di Roma. Quelli coperti o su plateatico attrezzato, dove le condotte idriche sono al servizio degli impianti comuni e di quelli che vanno direttamente agli allacci di ogni singolo posteggio o box. Il "non ci sono più gli idraulici di una volta" è affermazione valida in generale, possiamo non limitarci a circoscrivere il discorso alle nostre abitazioni. Quante volte ci siamo lamentati dei lavori fatti in casa o di quelli eseguiti per l'inquilino soprastante. Gli amministratori di condominio ne sanno qualcosa. L'acqua poi è un bene prezioso, gli esperti che ne sanno molto più di noi, ci dicono che verrà il momento in cui dovremo centellinarla, come ora accade solo nell'arido continente africano. Verrà il giorno nel quale, con questo problema tutto il pianeta dovrà fare i conti.

Perciò già adesso sapere che ci sia uno spreco esagerato di acqua deve farci seriamente riflettere. Risalendo all'argomento della premessa, è bene si sappia come non ci sia mercato costruito o ristrutturato dagli anni '80 in poi, che non abbia accusato perdite idriche, più o meno ricorrenti. Presenti un giorno ad una rilevazione svolta alla fine degli anni '90 al mercato dell'Appagliatore, a Ostia, un tecnico dell'ACEA ci confessò come, durante quei giorni, quanto veniva perso dalle falle non ancora individuate di dell'impianto appena realizzato, era pari a circa il 30% di quanto mediamente consumato dai cittadini di tutto il quartiere lidense. All'epoca si era portati a credere che l'effetto "tangentopoli" avesse portato le aziende di costruzione a risparmiare sulla qualità dei materiali utilizzati. Oggi si è più propensi a ritenere che, con le gare aggiudicate al ribasso, questa sia una necessità inderogabile, se si vuole essere competitivi nell'acquisizione delle commesse.

Sta di fatto che negli ultimi 20 anni il Comune di Roma ha dovuto intervenire sistematicamente su ACEA, perché le bollette pervenute alle associazioni di gestione servizi, costituite tra gli operatori del singolo mercato, erano spesso "gonfiate" per ben oltre i consumi standard; evidentemente a causa di perdite, spesso rintracciabili dopo lunghe e complesse esplorazioni. Oggi quasi tutti i mercati si sono dotati di opportuni contatori, che ogni presidente di associazione/cooperativa controlla quasi quotidianamente, per evitare nuove brutte sorprese e comunque mettere sull'avviso, se del caso, i tecnici di ACEA e gli stessi uffici del dipartimento comunale interessato.

Ma l'elemento acqua, a volte, interviene anche a scatenare problemi, quando arriva dall'alto, per via di precipitazioni non necessariamente copiose che trovano sfogo in una qualche infiltrazione dal tetto. Anche il nuovo mercato di Testaccio ne ha pagato le conseguenze ed ultimamente anche quello coperto di Ostia, dove sono stati necessari più interventi per risolvere (forse) il problema. Insomma che la struttura sia nuova o meno, cambia poco. La conferma viene sempre dal Litorale, dove pare che nei giorni scorsi anche dalla tettoia sovrastante il mercato non ancora inaugurato, alla Stella Polare, l'acqua piovana un pomeriggio abbia accolto gli operatori impegnati ad allestire i banchi recentemente loro assegnati. Se il buon giorno si vede ….. dall'alba, c'è ancora poco da stare allegri.

Il sindaco Alemanno e l'assessore Bordoni, nei giorni scorsi, sono andati a presentare l'avveniristico progetto Waterfront, soffermandosi su quanti benefici di ordine turistico porterebbe il "mettere le mani", anche con tanto di grattacieli, sull'affaccio a mare della Capitale. Dal momento che da qui a 3 settimane loro stessi verranno a tagliare il nastro all'inaugurazione del nuovo mercato, è bene che qualcuno intanto si preoccupi di quell'altra acqua, che sotto forma di pioggia tipicamente primaverile si teme possa accompagnarci ancora, a intermittenza, durante tutta la stagione. Sarebbe un inconveniente non da poco, se sindaco e assessore dovessero fare "vetrina" (in campagna elettorale) con gli ombrelli aperti, perché piove dentro, al mercato appena finito di costruire.

Se i mercati fanno acqua da tutte le parti

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