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Ostia

Andare avanti guardando indietro

Vorremmo che il mercato rionale torni a ricoprire oggi il ruolo che ha avuto in passato nella quotidianità della vita delle persone. Quel posto in cui recarsi per trovare con certezza prodotti sempre freschi ad ottimi prezzi ma anche una dimensione umana dovuta alla conoscenza reciproca tra cliente e operatore, una dimensione che esalta il rapporto di fiducia e conferisce al gesto concreto del fare la spesa l'atmosfera di familiarità che manca nei supermercati e nella grande distribuzione.

Nel tempo che abbiamo dedicato ad osservare le realtà dei mercati rionali presenti sul nostro territorio abbiamo avuto la possibilità di conoscere i protagonisti di queste attività, facendoci raccontare la loro esperienza, dando voce alle loro richieste ed ascoltando amari sfoghi ma anche raccogliendo idee e progetti per resistere e superare le difficoltà del momento. La nostra curiosità ci ha portato anche ad ascoltare ed incontrare chi sta al di qua del bancone, ossia la clientela e i residenti del quartiere che ogni giorno scelgono di recarsi al mercato per fare la spesa.

E' una clientela composta da persone adulte, spesso anziane, ma non per questo meno consapevoli in materia di prezzi e qualità della merce. Per molti di loro recarsi al mercato rappresenta un appuntamento quotidiano irrinunciabile, non solo per la necessità di acquistare i prodotti da consumare a pranzo e cena ma molto di più per le piccole occasioni di incontro e di socialità che il mercato può offrire.

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Da sempre il mercato rionale ha svolto un ruolo sociale ed economico molto importante nella vita dei cittadini, nelle piccole città ma anche nelle grandi, dove in ogni quartiere è assicurata la presenza di un plateatico che scandisce ritmi e abitudini dei suoi fruitori.

Siamo convinti, parlando con cognizione di causa di consumatori, che il mercato oltre a rappresentare un punto di riferimento, racconti il passato e il presente della vita del quartiere. Molti di noi avranno dei ricordi legati alla loro infanzia, quando tenuti per mano dalla mamma, attraversavano le corsie e si fermavano al banco della frutta o della carne, per essere simpaticamente apostrofati dal commerciante che giorno dopo giorno ci vedeva crescere. Il mio personale ricordo va ad un signore di nome Giggi, che insieme alla moglie Maria, gestiva il banco di frutta e verdura al mercato di via Capo Passero dove i miei genitori facevano abitualmente la spesa: Giggi e Maria spesso ci offrivano qualche frutto in più senza farlo pagare, mettendolo direttamente nella sporta della spesa dicendo "Queste so' pe' i regazzini…"

Vorremmo che il mercato rionale torni a ricoprire oggi il ruolo che ha avuto in passato nella quotidianità della vita delle persone. Quel posto in cui recarsi per trovare con certezza prodotti sempre freschi ad ottimi prezzi ma anche una dimensione umana dovuta alla conoscenza reciproca tra cliente e operatore, una dimensione che esalta il rapporto di fiducia e conferisce al gesto concreto del fare la spesa l'atmosfera di familiarità che manca nei supermercati e nella grande distribuzione. E questo valore aggiunto crediamo non debba interessare solo le generazioni coi capelli bianchi. Tutti noi sappiamo quanto può incidere il fattore umano nella scelta dell'uno o dell'altro negozio in cui ci rechiamo per i nostri acquisti: cortesia, competenza e disponibilità sono elementi determinanti.

Vorremmo che, grazie a idee innovative, il mercato rionale si arricchisse di una clientela vasta e variegata. L'iniziativa di Carta Mercato che offre il 10% di sconto sulla spesa durante le famigerata terza settimana del mese, va in quella direzione e al tempo stesso dimostra come i mercati stiano recependo nuove strategie per contrastare la crisi e la prepotente invasione di centri commerciali e grandi catene. La curiosità (e la necessità) di utilizzare Carta Mercato spingerà chi non ha mai fatto la spesa al mercato a varcare la soglia del plateatico attrezzato e a scoprire tra i banchi la frutta colorata, verdure ed uova sempre fresche, pesce, carne, formaggi, pane fragrante e anche box che vendono merceria, fiori, articoli per la casa e abbigliamento.

Vorremmo che in un futuro prossimo il mercato rionale possa essere promosso ad elemento di attrazione per il turismo, e come accade per le città europee, venga citato nelle guide come luoghi da visitare quali importanti testimonianze della società contemporanea.

Ci auguriamo che Carta Mercato sia solo la prima di altre iniziative che seguiranno per il rilancio delle attività dei mercati rionali e siamo convinti che oltre ad investimenti che garantiscano la conservazione e la manutenzione delle strutture, i mercati abbiano bisogno di buone idee e di qualcuno che li aiuti a realizzarle.

Maria Luisa Leo

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