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Romeni d'Italia

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A cura di Miruna Cajvaneanu

Elezioni Romania 11 dicembre, seggi aperti anche a Roma

Il governo di Bucarest ha aperto 417 seggi all'estero. Nella capitale ne saranno aperti 5: uno presso l'Ambasciata romena, due presso l'Accademia di Romania (Parioli) e due presso il Consolato romeno, all'EUR

Urne aperte in tutta Italia per le elezioni parlamentare romene che si svolgono domenica, 11 dicembre, dalle 7 alle 21. Il governo di Bucarest ha aperto 417 seggi all’estero, di cui il numero più grande per la comunità romena in Italia, dove sono stati allestiti 73 seggi (QUI la mappa interattiva dei seggi). I romeni all’estero potranno eleggere sei parlamentari: 2 senatori e 4 deputati.

In Italia vive una comunità di 1.151.395 cittadini romeni che risultano iscritti all’Anagrafe. Nella sola provincia di Roma vivono 178.701 cittadini romeni e nella capitale il numero è di 88.771. Tra loro, tutti i maggiorenni potranno esprimere il loro voto. 

Nella capitale saranno aperti 5 seggi: uno presso l’Ambasciata romena, due presso l’Accademia di Romania (Parioli) e due presso il Consolato romeno, all’EUR.

In occasione delle elezioni romene, il Comune di Roma ha disposto una deroga in favore dei cittadini che si recano alle urne per quanto riguarda il blocco totale del traffico. Bisognerà così esibire un documento che attesti la nazionalità per poter accedere nella fascia verde anche negli orari in cui è valido il blocco del traffico. 

I documenti necessari per votare sono un documento d’identità romeno valido, insieme a un documento che attesti la residenza in Italia. I turisti o le persone che si trovano in Italia per affari non potranno votare. 

Alcune novità introdotte dalla nuova legge elettorale: la riduzione del numero dei parlamentari, da 588 a 466 e l’introduzione del voto sulle liste invece del voto uninominale. La soglia di sbarramento è del 5 % e la ripartizione dei mandati sarà la seguente: 1 deputato per ogni 73.000 abitanti e 1 senatore per ogni 168.000. Un numero di 18 deputati rappresentano le minoranze nazionali: per esempio, anche gli italiani che vivono in Romania- come una comunità storica - hanno un loro rappresentante. 

Per la prima volta, i romeni all’estero hanno potuto esercitare il voto per corrispondenza. Pochi però sono stati quelli che hanno optato per questa possibilità. Solo 1228 buste contenenti i documenti per votare sono stati spediti in Italia. 

Novità assoluta dal punto di vista dello scrutinio tecnico: sono stati predisposti dal Ministero dell’Interno romeno alcuni meccanismi per evitare la frode, spiegati in un video -tutorial. 

Così, ogni seggio è stato dotato di un tablet che verifica in tempo reale i documenti d’identità presentati evitando il voto multiplo. Alla fine del processo di voto, lo stesso tablet, collegato a un sistema centralizzato e controllato con vari meccanismi di sicurezza, registrerà l’intero processo dall’apertura delle urne al conteggio dei voti. Infine, tutti i processi verbali saranno trasmessi in tempo reale sia all’Autorità Elettorale che alla stampa. 

Infine, il governo di Bucarest ha lanciato un portale web con una mappa interattiva dove si può seguire l’affluenza alle urne, in tutta la Romania ma anche all’estero, dall’Australia agli SUA, in tempo reale. 

Attualmente a Bucarest c’è un governo tecnico guidato dall’ex commissario europeo per l’agricoltura Dacian Ciolos, in carica da un anno, dopo le dimissioni suo predecessore, il social democratico Victor Ponta. 
Elenco dei seggi QUI

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