Uncinn'è...un ricordo per Rita Atria al Teatro Quirino
Uncinnè, dedicato a Rita Atria, narra la storia di una ragazza di soli diciassette anni, che rompe l´omertà che da sempre protegge la criminalità organizzata. Il 28 marzo al teatro Quirino chiude la giornata della Memoria delle vittime di mafia
Lo spettacolo debutta a Torino nel 2004 presso la Fabbrica delle "e" di Don Ciotti, presentato dallo stesso Don Ciotti, dal Procuratore Capo Giancarlo Caselli e dal giornalista Marco Travaglio.
A Roma, lo spettacolo chiude le manifestazioni romane legate alla XV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime della mafia indetta da Libera Nazionale, in sinergia con il programma milanese della manifestazione, centrato quest'anno sulla dimensione finanziaria delle mafie.
Mucchi di sale bianco, sparsi sulla scena,
deposito dell’infinito andirivieni del mare, e
dell’essere umano, e degli animali. In mezzo
una donna-ragazza-bambina. Quanti sogni
contiene la testa di una ragazza e quella di una
bambina? Che sguardo si posa sul mondo da
quella porzione di vita già trascorsa, quando si
è costretti da subito ad affrontare tutta la
crudezza di un universo incoerente e ostile?
Uncinn’è narra la storia di una ragazza di soli
diciassette anni che ha osato l’impensabile.
AL TERMINE DELLO SPETTACOLO ci sarà UN INCONTRO CON la testimone di giustizia PIERA AIELLO presidente dell'Associazione Rita Atria e con IL PROCURATORE della Repubblica di Torino GIAN CARLO CASELLI.