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Martedì, 16 Aprile 2024
A teatro con Francesca

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A cura di Francesca Ragno

Mia dolcissima Clara... omaggio a Robert Schumann al teatro Bernini di Ariccia

Una produzione tutta ariccina porta in scena l'atto unico che ricostruisce le ultime ore di uno dei più eccletici compositori tedeschi, Robert Schumann, che seppure in preda alla pazzia non ha mai lasciato la musica e rinunciato all'amore di sua moglie Clara

Mia dolcissima Clara...si conclude così l'ultima lettera che Robert Schumann scrive a sua moglie Clara Wieck prima di morire divorato dalla pazzia e dalle allucinazioni. E' da questa morte misteriosa di uno dei più grandi musicisti tedeschi che trae ispirazione l'atto unisco di Giacomo Zito "Mia Dolcissima Clara, l'ultima notte di Robert Schumann" liberamente tratto dal libro Il richiamo dell'Angelo di Alessandro Zignani.

Una produzione tutta ariccina curata dall'Arteidea Eventi e Servizi in collaborazione con il "Franz Liszt Festival" che proprio dopo il debutto durante il festival musicale albanense è andata in scena lo scorso fine settimana al Teatro comunale Gianlorenzo Bernini di Ariccia.

In scena tre attori: Giacomo Zito in un malato e morente Robert Schumann che aspetta prima di spegnersi per sempre di rivedere la sua amata moglie Clara Wiek (Chiara Di Stefano), panista di successo della musica europea, chiamata al capezzale del marito dal medico psichiatra Franz Richarz intepretato da Giordano Bonini.

La storia è ambientata nel manicomio di Endenich  il 28 luglio 1856 dove Schumann giace in fin di vita, da due anni aspetta la visita della moglie Clara che ormai stanca della malattia mentale del marito si è rifatta una vita con il musicista Brahms. Clara una donna provata dalla vita, dal conflitto tuttora attuale di dover rinunciare a una scintillante carriera di pianista per dedicarsi ai figli, alienata da un marito malato di quella che oggi potrebbe essere schizofrenia e che è sempre stato ossesionato dalle sue visioni e dalla perfezione musicale. Clara Wiek è la vera protagonista della storia divisa tra i sentimenti del marito e la voglia di una nuova vita, sullo sfondo gli studi della medicina sulle malattie mentali, sembra un caso, ma Schumann muore lo stesso anno in cui nasce Sigmund Freud, il padre degli studi sulla mente umana e le sue degenerazioni.

Il teatro Bernini di Ariccia è sì un piccolo teatro comunale, ma esprime livelli di alto professionismo attoriale sia nelle proprie produzioni che nell'organizzazione della stagione teatrale una delle più attive e varie del panorama teatrale dei Castelli Romani. "Mia dolcissima Clara" andrà nuovamente in scena sabato 12 e domenica 13 marzo, sempre al teatro Bernini di Ariccia.

Mia Dolcissima Clara- Ariccia 23 gennaio 2016

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