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A teatro con Francesca

A teatro con Francesca

A cura di Francesca Ragno

"La Bisbetica domata" apre la stagione teatrale del Teatro Alba Radians

Stasera "La Bisbetica domata" con Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo apre la stagione teatrale 2011 del Teatro Alba Radians di Albano che durerà fino al mese di aprile con tanti spettacoli in cartellone

La stagione teatrale 2011 ad Albano è ormai alle porte. Venerdì 7 gennaio, a partire dalle ore 21.00 presso il Teatro Alba Radians, andrà in scena il primo di otto appuntamenti che accompagneranno gli spettatori fino ad aprile. Un programma ricco e variegato, che costerà il 70 per cento in meno rispetto alla stagione passata (da 79 mila a 20 mila euro di spesa).

Stasera si partirà con La Bisbetica Domata di William Shakespeare con Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo, per la regia di Armando Pugliese (compagnia delle Indie Occidentali, Teatro Stabile d’Abruzzo). In una Padova reinventata dall’autore, viene descritta la vigorosa conquista dell’irrequieta Caterina da parte del caparbio Petruccio, avventuriero veronese che sposa e soggioga l’intrattabile Caterina da Padova, attirato soprattutto dalla sua dote. È una festa di trame incrociate, scambi d’identità e manipolazioni linguistiche. Una commedia nella commedia, con travestimenti e scambi di ruolo che daranno vita a situazioni ironiche e malintesi divertenti che interrompono la drammaticità di alcune scene..

Non tutti sanno che il testo shakespeariano de "La Bisbetica Domata" è contenuto in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, quindi.

Precede il dramma un prologo in cui un calderaio, Cristoforo Sly, è raccolto ubriaco da un signore reduce da una partita di caccia, davanti ad un osteria in aperta campagna: Sly è portato al castello, e gli fanno la beffa di trattarlo al suo risveglio come se fosse un gentiluomo che dopo lungo tempo ha ripreso l'uso della ragione, e lo fanno assistere alla commedia de "la bisbetica domata".

Shakespeare, in questa commedia, dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile.

Egli si oppone alle fredde regole sociali dei matrimoni combinati per interesse o prestigio delle famiglie e, nella figura di Caterina, ci mostra con ironia i conflitti interiori di una moglie domata dal matrimonio. Caterina mostra, al contempo, la sottile intelligenza femminile, il coraggio e l'ostinazione che la sorreggono nel rapporto difficile con Petruccio.

Shakespeare non ha una considerazione molto positiva della natura femminile: egli sottolinea soprattutto la civetteria e la superficialità della donna, attratta dal lusso e dall'apparenza esteriore. Per esempio, egli dice he il solo fatto che la donna ami truccarsi è un segno delle sue false intenzioni nei confronti dell'uomo.

Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e Bianca, fanciulla educata, ma prepotente alla fine, mette in guardia il pubblico sulle false apparenze ed insegna che non sempre la sposa che si piega remissiva ai doveri è capace di amare veramente.

Le commedie di Shakespeare sono caratterizzate da un lieto fine e da un'atmosfera gioiosa, piuttosto razionale e solo apparentemente ottimistica. I problemi e le discordanze della storia si risolvono sempre in un lieto fine dove però non mancano i toni malinconici ed un senso pessimistico sulla natura precaria della felicità umana.

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