L’auditorium del Liceo Scientifico Vito Volterra di Ciampino la compagnia Teatro delle apparizioni presenta lo spettacolo “UNO”
Sabato 20 alle ore 21.00 e domenica 21 novembre 2010 alle ore 18.00 presso l’auditorium del Liceo Scientifico Vito Volterra la compagnia teatro delle apparizioni presenta lo spettacolo “UNO”, vincitore del premio FIT/ Festival Internazionale del Teatro di Lugano (L’Altro Festival - Sezione Teatro Ragazzi)
Sabato 20 alle ore 21.00 e domenica 21 novembre 2010 alle ore 18.00 presso l’auditorium del Liceo Scientifico Vito Volterra la compagnia teatro delle apparizioni presenta lo spettacolo “UNO”, vincitore del premio FIT/ Festival Internazionale del Teatro di Lugano (L’Altro Festival - Sezione Teatro Ragazzi) e diretto ad un pubblico di adulti e bambini.
L’evento conclude il progetto “UNO spettacolo per tutti”, finanziato dalla Provincia di Roma, con il contributo della Regione Lazio e il patrocino del Comune di Ciampino, svoltosi all’interno delle scuole primarie del I e del II circolo di Ciampino.
L’iniziativa prevede la partecipazione dei bambini e degli insegnanti alla visione dello spettacolo e un percorso di formazione che ha reso più consapevole e partecipata l’esperienza dell’essere spettatori.
Le due serate conclusive all’auditorium costituiscono un’occasione di condivisione intergenerazionale e di raccolta della comunità cittadina attorno all’evento spettacolare promosso dai bambini stessi.
Così la scena si trasforma in una discarica: un vecchio cestello della lavatrice, un treppiedi per ventilatore, un paio di vecchie ciabatte, un ombrellone.
Uno è in cerca di cibo ma non trova niente da mangiare, attorno a sé solo brutti oggetti non commestibili. Lentamente la natura meravigliosa di quegli oggetti si svela davanti ai suoi occhi e così comincia un gioco, un canto di gioia, un canto della bellezza che viene dalla bruttezza. Appare un bruco, una pericolosissima tarantola, due giraffe-zebre, un pianoforte multicolore, un re.
Lo spettacolo risveglia la capacità di vedere il mondo con occhi diversi, trasforma “ciò che è” in “ciò che potrebbe essere” e scopre la meraviglia insita nelle cose. In quest’ottica restituisce uno stimolo verso la conoscenza e l’esplorazione degli oggetti valorizzandone un riuso creativo nel rispetto dell'ambiente.