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Dubitando

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A cura di Luigi Di Gregorio

Un conta-tempo per vedere quanto durano i conta-tempo

Ci risiamo. I cantieri relativi ai lavori pubblici più importanti saranno dotati di conta-tempo per informare la cittadinanza su quanto manca a fine lavori. Ma soprattutto per dimostrare che l’Amministrazione rispetta i patti e chiude i cantieri per tempo. L’idea in sé non fa una piega e peraltro non è nuovissima. Lo fece Veltroni con l’Auditorium. Lo ha fatto Alemanno con Piazza Cavour e con il sottopasso alla stazione Termini. E il sottoscritto se lo ricorda bene, visto che ai tempi era Direttore del Dipartimento di Comunicazione istituzionale. E il conta-tempo sui cantieri è una comunicazione istituzionale. Dunque, la gestione dell’iniziativa passò da me.

Se posso dare un consiglio al Sindaco, eviterei di lanciarsi in questa impresa. Se in Italia non c’è una sola opera che si chiuda per tempo ci sarà un perché… E anch’io, nel piccolo della mia esperienza, posso raccontare un paio di cose.

Il primo conta-tempo dell’ “era Alemanno” fu installato a Piazza Cavour, dove si stava lavorando per il parcheggio sotterraneo e il rifacimento della piazza, con pedonalizzazione del tratto antistante la Corte di Cassazione e cambio della viabilità circostante. Quando andammo a installare il conta-tempo, il capocantiere della ditta che stava eseguendo i lavori mi disse: “finiremo comodamente entro novembre” (2011). Io risposi: “allora metto come termine fine dicembre, non si sa mai”. E lui chiosò: “Ehhh…a fine dicembre avremo finito da un bel po’. Malfidato!”. Bene, Piazza Cavour fu inaugurata il 26 gennaio 2012, con quasi 2 mesi di ritardo rispetto ai tempi previsti dall’impresa, con il garage ancora non operativo e dopo 3 settimane in cui praticamente tutti gli uffici di Roma Capitale e dell’Agenzia per la Mobilità coinvolti non lavorarono ad altro che a quell’opera, riuniti tutti i giorni in Campidoglio per affrontare ogni aspetto che produceva ritardo e inevitabile danno d’immagine all’Amministrazione.

Al di là di tutto il campionario “classico” per cui i tempi si allungano e i costi si moltiplicano perché “so’ tutti ladri e corrotti” – argomento in parte verosimile, ma un po’ “da chiacchiere al bar”, per cui lo lascerei fuori da questa discussione – la verità è che il numero di variabili coinvolte dai lavori per le grandi opere è talmente elevato in Italia, che diventa un’impresa degna di Nostradamus “indovinare” la data di fine lavori. Il caso di Piazza Cavour fu emblematico in tal senso e fu “tombale” per l’iniziativa.

Sulla carta era un cantiere “perfetto”, anche perché l’opera era in project financing al 100% e dunque era nel pieno interesse dell’impresa aprire per tempo: avrebbe recuperato prima i costi affrontati per i lavori. Tuttavia, nessuno aveva fatto i conti con la circostanza per cui, ad avere competenza su quella piazza e sulla viabilità intorno, erano: il Municipio ex XVII, il Gruppo municipale dei Vigili, l’Atac, l’Agenzia per la Mobilità, il Dipartimento Mobilità, il Comando Generale dei Vigili, il Dipartimento Lavori Pubblici, il Dipartimento Comunicazione, l’ufficio stampa del Campidoglio e il Gabinetto del Sindaco (per via dell’esposizione mediatica causa conta-tempo). E forse qualche altro ufficio che non ricordo…Dietro ognuno di questi uffici covavano “rogne” burocratiche e operative da far impallidire il più temerario dei Sindaci. Pensate che solo per spostare i due librai che operavano sulla Piazza ci sono volute settimane perché avevano diritto a un posto di paro valore commerciale all’interno dello stesso Municipio. Tanto per dirne una. Andò a finire come detto: apertura in ritardo nonostante gli sforzi massimi e fine anticipata dell’esperienza del conta-tempo. Se inauguri in ritardo la prima opera per la quale decidi di utilizzarlo…non è una buona partenza.

Per la cronaca, un altro conta-tempo doveva essere a Piazza San Silvestro, che, se ricordate, doveva aprire per la notte di San Silvestro del 2011. Poi quando il direttore dei lavori mi disse che per avere i marmi prescelti ci voleva marzo dell’anno dopo…amen! Ci arrendemmo tutti.

Insomma, caro Ignazio Marino, il mio suggerimento è: se vuoi mettere i conta-tempo, occhio alle date di consegna, vacci largo… In caso contrario, tieniti pronto ai boomerang. La trasparenza è una cosa lodevole, ma spesso ritorna in faccia a chi la promuove, anche quando non ha colpe. Suggerirei di mettere un conta-tempo per vedere quanto tempo durano i conta-tempo…

Un conta-tempo per vedere quanto durano i conta-tempo

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