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Cose da Pazzi

Cose da Pazzi

A cura di Enrico Pazzi

Virginia Raggi e la lobby dei frigoriferi rotti

Virginia Raggi è in forte difficoltà. Il sintomo di tale malessere è ben rappresentato da due dichiarazioni stravaganti

Virginia Raggi è in forte difficoltà. Il sintomo di tale malessere è ben rappresentato da due dichiarazioni stravaganti, snocciolate nel giro di 48 ore.

La prima, in ordine di tempo, è quella che riguarda l’annuncio dello studio di fattibilità per la funivia che dovrebbe collegare Casalotti a Battistini. “Noi manteniamo le promesse”, va dicendo la sindaca. E funivia sia. La seconda stravagante dichiarazione riguarda la “lobby dei frigoriferi rotti” che, in spregio all’attuale amministrazione 5 Stelle, andrebbe in giro per la città ad abbandonare elettrodomestici in disuso. Magari in piena notte, gruppi organizzati con tanto di furgoncini, scaricano i frigoriferi rotti ai bordi delle strade di periferia.

E verrebbe voglia di credere alle parole di Raggi. Credere che, seppur mai svelato così apertamente, a Roma esista la lobby dei frigoriferi rotti. Un’organizzazione che, oramai da anni, influenza la politica romana. Ad oggi nessun avvistamento, ma la sindaca Virginia Raggi è ben certa della sua esistenza, tanto da dichiararlo a La Repubblica. Si presume che il gabinetto della sindaca predisporrà le misure più idonee a smascherare tale lobby. Ne va della sicurezza dei cittadini e della stabilità del governo della Capitale. Immagino già le ronde grilline intente ad avvistare gli agenti della lobby dei frigoriferi rotti che abbandonano, complice la notte, gli elettrodomestici in prossimità dei cassonetti. Si vorrebbe pure credere alla bufala che i problemi del traffico di Roma possano essere risolti da una funivia. Magari non solo una, ma decine di funivie, trasformando lo skyline di Roma in una sorta di onirica metropoli futuristica. Altro che Terry Gilliam o Ridley Scott.

Ma a ben guardare, i frigoriferi sono ai bordi dei marciapiedi delle e periferie romane semplicemente perché il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a Roma oramai è una chimera. L’Ama lo ha sospeso da mesi. Non che questo giustifichi il barbaro comportamento di alcuni cittadini che, anziché caricarsi l’elettrodomestico  e portarlo all’isola ecologica più vicina, lo abbandona in piena notte sui bordi delle strade. E il traffico a Roma è impazzito perché l’Atac, così come l’Ama, è in una situazione finanziariamente critica e gli autobus sono allo stremo e per lo più parcheggiati nei depositi in attesa di manutenzione o della rottamazione, mancando i fondi per acquistarne di nuovi.

Insomma, la lobby dei frigoriferi rotti e la funivia sono due armi di distrazione di massa per distogliere l’attenzione dei cittadini romani da problemi ben più seri e concreti, ai quali la giunta Raggi oggi non sa porre rimedio.

Dopo quattro mesi di amministrazione, non si ha notizia di un serio piano di ristrutturazione delle due municipalizzate Ama e Atac. E anzi, la questione non pare essere all’ordine del giorno nell’agenda della sindaca. Così come, non si ha notizia alcuna della dismissione delle 25 aziende partecipate, che rappresenta solo una delle misure necessarie per riportare sotto controllo la spesa e rispettare il Piano triennale di rientro del debito, che dovrà garantire, tra il 2014 e il 2016, circa 400 milioni di euro di risparmi. Non è pervenuta alcuna buona nuova circa i risparmi che si rendono necessari per rispettare il Patto con lo Stato: 200 milioni di risparmi sulla partecipate; 93 milioni di tagli per Ama;  70 milioni per Atac; 21 milioni per i  servizi sociali; 23 milioni per i dipendenti capitolini, con il taglio del salario accessorio; 5 milioni per i quadri dirigenti. Su tutto ciò c’è buio pesto. A rendere ancora più critica la situazione c’è il fatto che la giunta di Virginia Raggi è in forte difficoltà sull’assestamento di bilancio per il 2016 e il bilancio previsionale per il 2017. E questo immobilismo potrebbe portare ad un commissariamento d’ufficio. Fermo restando che Raggi può far votare all’assemblea del Consiglio comunale ciò che vuole, forte della maggioranza assoluta dei consiglieri 5 Stelle.

Questi sono i fatti. Tutto il resto è bufala.
 

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