rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cose da Pazzi

Cose da Pazzi

A cura di Enrico Pazzi

Renzi sgancia duecento milioni alla faccia di Marino

Ha un bel dire Paolo Cento, segretario Area metropolitana di Sel, ai microfoni di “Roma Chiama 88.100 FM” che Sinistra Italiana, il nuovo soggetto politico fondato dalla stessa Sel e i fuoriusciti della minoranza Pd, non è nata per far perdere il Pd di Renzi a Roma. Ma ci credono in pochi. Tanto più che lo stesso Stefano Fassina, uno dei leader degli “arancioni”, ha detto senza mezzi termini che, pur di far perdere il Pd renziano, Sinistra Italiana è disposta ad appoggiare al ballottaggio il candidato a sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle. E tutto ciò succedeva appena una settimana prima che Matteo Renzi, in qualità di capo del governo, decide di mettere la sua faccia sull’evento dell’anno: il Giubileo della Misericordia. Con buona pace dell’ex sindaco Ignazio Marino, Renzi dà il via libera a 200 milioni di euro da spendere per rifare il trucco alla Capitale. Trentadue cantieri che dovranno essere ultimati entro e non oltre il prossimo mese di febbraio. 

Un bel tavolo tecnico a Palazzo Chigi che ha visto il governo da una parte, il Vaticano dall’altra e in mezzo Paolo Tronca, Commissario di Roma, che annuisce e si dice pronto a fare in modo, in collaborazione con il prefetto Franco Gabrielli, che tutto vada per il verso giusto. No, con Marino sindaco, Matteo Renzi non avrebbe mai sganciato questi 200 milioni. E’un fatto. Il premier non avrebbe mai messo la faccia sulla ripresa di Roma, sapendo che in Campidoglio c’era un sindaco che, ben prima di Mafia Capitale, aveva dimostrato di essere inaffidabile, lunatico e desideroso di apparire. E Marino è stato scartato anche da Sinistra Italiana che, per bocca sempre dell’iperattivo Fassina, ha escluso categoricamente che candiderà il Marziano a sindaco di Roma. Marino oramai per la politica italiana, ad ogni latitudine, è una “appestato”. Semmai l’ex sindaco dovrà accontentarsi di farsi la sua lista civica, sostenuta da quelle piche centinaia di attivisti del gruppo Facebook “Io sto con Marino”. Ma non lo farà. 

Intanto, le truppe si stanno posizionando a Roma. Francesco Rutelli, sindaco emerito di Roma, promuove sul campo, dalle pagine nazionali de La Repubblica, Alfio Marchini. E qui c’è da capire quanto è pretattica e quanto invece Renzi sia veramente d’accordo su Alfio candidato del PdR. Dall’altra parte, vanno in scena prove di dialogo tra il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, con Paolo Cento che propone un accordo, “Al M5S propongo un patto reciproco: chi tra noi due arriverà al ballottaggio verrà sostenuto dall’altra forza”. Daniele Frongia, ex consigliere 5 Stelle al Comune, davanti a questa proposta si ritrae come una vergine che arrossisce. Ma chi potrebbe impedire al Movimento 5 Stelle e a Sinistra Italiana di mettersi tacitamente d’accordo. Tanto più che adesso Matteo Renzi ha dimostrato di credere al miracolo dei miracoli: vincere a Roma dopo il fallimento di Ignazio Marino. Ed è meno scontata la vittoria in carrozza del Movimento 5 Stelle.

Renzi sgancia duecento milioni alla faccia di Marino

RomaToday è in caricamento