Sembra fatto apposta. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, a Roma ci sono cittadini di serie B.  Sono coloro che abitano a Villa Spada e, ancor più in là, a Castel Giubileo, sino ad arrivare a Settebagni. O ovunque il vento decida di spirare, portando in giro la nube tossica proveniente dal centro Tmb di via Salaria. Magari sino a Conca d’Oro o ancor più in là, sino ai confini del III municipio.

Un rogo scatenatosi all’alba di martedì 2 giugno ha bruciato i rifiuti “freschi” che, giorno dopo giorno, vengono depositati nel centro di trattamento rifiuti di via Salaria. Un centro che sorge nel bel mezzo di un centro abitato. Da anni i cittadini denunciano questo scandalo. Si sono rivolti al municipio, al comune, sino ad arrivare alla Commissione Europea. Sopralluoghi, comunicati stampa ed indagini ispettive. Ma il centro Ama è ancora là. Perfettamente funzionante, tanto da spargere la puzza in giro per i quartieri circostanti. L’amministrazione capitolina si è già impegnata a chiudere il centro Ama. Ma ad oggi è ancora là.

E’ bastato un incendio a rappresentare in la tragicità della situazione in tutta la sua follia. Bruciano i rifiuti, ancora non si sa per quale ragione, ed una nube tossica si sparge tra le case dei cittadini delle zone limitrofe. Cittadini che continuano a denunciare, segnalare la puzza che, specie d’estate, rende la vita impossibile. Finestre chiuse in pieno luglio, agosto, sino a settembre. Puzza che arriva sino alla scuola materna che sorge a poche centinaia di metri.

In questi casi taluni consigliano prudenza. Consigliano di lasciare il tempo all’amministrazione cittadina di risolvere il problema. E dalle parole dell’assessore all’ambiente Estella Marino si apprende che la questione è all’ordine del giorno. Ma i fatti ci dicono che i cittadini di Villa Spada, Castel Giubileo, Settebagni non possono più attendere. Perché dopo anni di puzza intensa che invade le case, adesso è successo quello che in molti avevano previsto: quel centro Ama in mezzo alle case dei cittadini non è sicuro. Ed oggi hanno un’immensa nube tossica che minaccia seriamente la loro salute.

Due giugno, Festa della Repubblica. Ma ancor oggi ci sono cittadini di serie B. Con una bomba ad orologeria sotto casa. Perché?

Senza amor di polemica, senza alcuna acrimonia, una sola richiesta: chiudete e spostate il centro Ama Salaria adesso. Ne va della dignità umana. Ne va del buon nome della nostra Repubblica.