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Cose da Pazzi

Cose da Pazzi

A cura di Enrico Pazzi

Le bufale del Movimento 5 Stelle. Solo il buon senso può salvarci

La battaglia è persa, o almeno non la si può combattere con le stesse armi

Chi vive solo del bel mondo del web e dei social network ha una rappresentazione della realtà distorta. Detta così può sembrare una banalità e difatti lo è. Ma è pur sempre la realtà delle cose.

Ieri leggevo con grande stupore della mistificazione fatta da una pagina Facebook “Orgoglio 5 Stelle” ai danni di Romatoday. L’amministratore di questa pagina (o chi per lui) ha rubato un video servizio della giornalista Veronica Altimari sull’inaugurazione dell’eX Fienile di Tor Bella Monaca, editato per Romatoday. Ne ha cambiato logo, sostituendo a quello di “Romatoday” una dicitura che riportava “Giunta Raggi”, ha rimontato il filmato, facendo apparire l’inaugurazione dello spazio come esclusiva opera dell’amministrazione grillina, con scritte a caratteri cubitali in sovraimpressione inneggianti all’operato del sindaco Virginia Raggi. Il video poi è stato diffuso dalla pagina Facebook “Orgoglio 5 Stelle”, con la relativa condivisione di massa e lo stuolo di innumerevoli commenti a favore del Movimento 5 Stelle. Con un furto di proprietà intellettuale, lo stravolgimento del contenuto originario dei fatti riportati dal video-servizio, la mistificazione è stata servita. La pagina conta circa 200 mila like e pubblica a ciclo continuo video rubati qua e là dai Tg nazionali, talk show e servizi giornalistici per le testate web. Una pratica che va avanti da qualche anno e che si è incrementata dopo l’elezione di Virginia Raggi a sindaco di Roma.

Questa mattina un’altra vicenda ha colpito la mia attenzione. Uno stralcio della memoria difensiva dei legali di Beppe Grillo, a fronte duna una querela presentata dal Pd nei confronti del comico in seguito ad un post pubblicato sul blog-faro del Movimento 5 Stelle “beppegrillo.it”, nel quale si accusavano gli esponenti del Partito Democratico di essere «Tutti collusi. Tutti complici. Con le mani sporche di petrolio e denaro. Ora si capisce perché il Pd ed il governo incitano illegalmente all’astensione sul referendum delle trivelle», riferendosi all’inchiesta, poi archiviata, di Tempa Rossa. I legali affermano candidamente che Beppe Grillo, il garante del Movimento 5 Stelle, il personaggio pubblico che da il nome al blog «Non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio, del blog, né degli account Twitter, né dei tweet e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato». Ragione per la quale, Grillo, secondo al tesi difensiva, non può rispondere penalmente dei contenuti diffamatori del blog.

Tanto basterebbe per mettere in guardia i cittadini dai contenuti diffusi dal blog ufficiale 5 Stelle, così come da tutte quelle innumerevoli pagine Facebook simpatizzanti ed inneggianti al Movimento 5 Stelle. Ma non è così semplice. Di fatti, ad oggi, si sta assistendo ad un’operazione massmediatica di disinformazione, nei confronti della quale l’etica professionale non può nulla. Dinnanzi all’indottrinamento dei lettori, a volte sprovveduti, altre ben consci, fondato su menzogne premeditate, non c’è soluzione. Non rimane altro che affidarsi all’intelligenza di chi si trova dinnanzi a questi contenuti farlocchi. A queste “fake news”.

Così come, non si può nulla nei confronti di alcuni talk show nazionali che invitano i maggiori esponenti del Movimento 5 Stelle (tra l’altro, sempre i soliti Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista), lasciandoli sproloquiare come meglio credono, dinnanzi a giornalisti e con i conduttori silenti, se non passivi, dediti solo ad assicurarsi lo share.

La battaglia è persa, o almeno non la si può combattere con le stesse armi: la menzogna, la mancanza di etica professionale e la malafede. L’unica risposta possibile, se si vuole rimanere nel lecito, è quella di continuare a svolgere il proprio lavoro con cognizione di causa, etica e perseveranza. Cercando di rimanere freddi dinnanzi a vere e proprie provocazioni di bassa lega. Nell’attesa che di tutta questa “merda mediatica” non rimanga più traccia, se non nelle fogne del tubo catodico o di qualche server ubicato in qualche paese dei Tropici.

Rimanendo consapevoli che solo il buonsenso può salvarci dalla menzogna.

Le bufale del Movimento 5 Stelle. Solo il buon senso può salvarci

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