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Avvocato del Cittadino

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A cura di Emanuela Astolfi

Separazione: giusto l’addebito per il coniuge che frequenta siti di incontri

Purtroppo è uno dei principali motivi che porta alla separazione: l’infedeltà. Il marito che tradisce la moglie con la collega di lavoro, la moglie che si sente sola e intraprende una relazione con qualche compagno di allenamento in palestra. Insomma, la violazione dell’obbligo di fedeltà rimane la prima causa della fine dei matrimoni e di richiesta di addebito in sede di separazione.


Secondo una recente ordinanza della Cassazione, precisamente la n. 9384/2018, chi si iscrive ad un sito di incontri viola l'obbligo di fedeltà: è quindi legittima la richiesta di addebito nell’ambito del procedimento di separazione. “La ricerca di relazioni extraconiugali tramite internet [..]è circostanza oggettivamente idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e a provocare l'insorgere della crisi matrimoniale all'origine della separazione” ha stabilito la Suprema Corte. Non è necessario che il rapporto si sia fisicamente concretizzato: il tradimento inteso come lesione della dignità e dell'onore del coniuge, si realizza anche se il partner ha atteggiamenti contrari al dovere di fedeltà e tenta "approcci" con altre persone.


Ci eravamo già concentrati tempo fa sulle relazioni platoniche, con il commento di una sentenza. A quanto pare, tale orientamento è stato confermato anche di recente dalla Suprema Corte: se quindi il coniuge assume una condotta contraria al dovere di fedeltà e questa è causa (non conseguenza) della crisi coniugale, allora è legittimo l’addebito.


Se volete raccontarmi le vostre storie, scrivere a blog romatoday – c.a. avv. Astolfi. Per una consulenza con lo sportello famiglia di Avvocato del Cittadino, prenotatevi allo 06.45433408.

Separazione: giusto l’addebito per il coniuge che frequenta siti di incontri

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