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Venerdì, 19 Aprile 2024
Avvocato del Cittadino

Avvocato del Cittadino

A cura di Emanuela Astolfi

“Nessuno dovrebbe vivere con la paura di essere lasciato solo”

Avvocato del Cittadino vi racconta la lotta che sta combattendo al fianco delle famiglie romane con persone disabili

La legge 67/2006 stabilisce che sussiste discriminazione quando una persona disabile è trattata meno favorevolmente o non analogamente ad una non disabile e quando situazioni apparentemente neutre pongono la persona portatrice di handicap in una condizione di svantaggio rispetto agli altri.

Ecco, a noi dell’associazione Avvocato del Cittadino, la prassi del Comune di Roma secondo cui i disabili dovrebbero anticipare il pagamento della retribuzione in favore degli assistenti domiciliari e, solo dopo aver presentato la rendicontazione (le buste paga) al Municipio di competenza, ricevere il rimborso delle spese, sembra proprio una discriminazione verso le famiglie indigenti. Verso quelle stesse famiglie che hanno più bisogno di aiuto.

Proprio per questo, abbiamo organizzato un’azione collettiva e stiamo raccogliendo le adesioni per richiedere l’accertamento dell’attività discriminatoria posta in essere dall’amministrazione capitolina, anche alla luce di quanto previsto agli artt. 2 e 5 della convenzione Onu sui diritti umani delle persone con disabilità, per ciò che riguarda il ragionevole accomodamento, ossia quegli adattamenti necessari ed appropriati al fine di garantire alle persone con disabilità il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali sulla base dell’ eguaglianza con gli altri

Non possiamo accettare che dal progetto SAVI (Servizio di Aiuto per la Vita Indipendente), un servizio importante che consente alla persone con handicap grave di assumere collaboratori di propria fiducia per l’espletamento delle più normali attività della vita quotidiana, come lavarsi, vestirsi,uscire di casa, ecc, vengano tagliati fuori tutti coloro che non hanno un reddito proprio o una famiglia che si possa sobbarcare le spese per renderle persone libere. Libere si esistere.

“Nessuno dovrebbe vivere con la paura di restare solo” si legge tra le lettere di chi scrive al Comune per chiedere interventi urgenti. Per chiedere risposte ad un’insopportabile inerzia che vorrebbe negare diritti fondamentali ai soggetti pù deboli. Chiediamo a tutti gli interessati di contattare la nostra associazione, attraverso il sito www.avvocatodelcittadino.com o alla email info@avvocatodelcittadino.com, per unirsi a noi in questa battaglia di civiltà. Ovviamente, anche chi non vive tale problema e vuole darci una mano in termini economici o di volontariato, è benvenuto in squadra.

“Nessuno dovrebbe vivere con la paura di essere lasciato solo”

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