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Avvocato del Cittadino

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A cura di Emanuela Astolfi

Azione collettiva Alzheimer-RSA: può agire in giudizio il familiare che ha sostenuto i pagamenti

Oggi rispondo alla domanda di Laura che segue da sempre questo blog e mi chiede “ Posso partecipare alla vostra azione collettiva ‘Alzheimer-RSA’ anche se non sono amministratrice di sostegno di papà?”

E’ una domanda ricorrente in sede di consulenza ad Avvocato del Cittadino e far chiarezza credo sia utile non solo per Laura – che espressamente mi ha chiesto di rendere pubblica la risposta – ma per tutti coloro che si trovano nella situazione di avere un familiare ricoverato in RSA e che vogliono agire in giudizio per chiedere la restituzione delle somme versate alla residenza sanitaria assistenziale e di ordinare alla Regione di effettuare i pagamenti dell’intera retta dovuta per i pazienti degenti. E’ bene ricordare infatti che secondo la giurisprudenza per l’Alzheimer non è possibile distinguere tra prestazioni socio-assistenziali e sanitarie e di conseguenza tutti i costi sono totalmente a carico dello Stato.

Andiamo alla risposta. Può agire in giudizio chi ha effettuato i pagamenti: dunque, il figlio o il coniuge che mensilmente con le sue risorse economiche paga la retta può fare causa alla Regione anche se non è amministratore di sostegno del familiare malato di Alzheimer.

Per chi ha quesiti da sottopormi su questa azione collettiva, può inviare una email a info@avvocatodelcittadino.com alla mia attenzione, avv. Emanuela Astolfi.

COME AGIRE CON AVVOCATO DEL CITTADINO – Per partecipare all’azione “Alzheimer-RSA” clicca qui . Avvocato del Cittadino ha già vinto la prima battaglia: una socia ha richiesto ed ottenuto dalla Regione Lazio la restituzione della somma da lei versata per la degenza del padre in RSA (sentenza n. 14180/2016 del Tribunale di Roma)

Azione collettiva Alzheimer-RSA: può agire in giudizio il familiare che ha sostenuto i pagamenti

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