rotate-mobile

RomaToday

Redazione

La Bocca della Verità

Tra il Lungotevere Aventino ed il Circo Massimo si trova la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, famosa per la Bocca della Verità conservata nel suo portico. Il marciapiede antistante è sempre affollato di turisti in coda per inserire la mano nella famosa bocca.

    Già le guide medievali ne ricordano l’esistenza e testimoniano come questa venisse utilizzata soprattutto per verificare la fedeltà coniugale. La leggenda infatti narra che inserendo la mano e pronunciando una bugia il proprio arto verrà reciso.

    Probabilmente quella che oggi è una delle tappe turistiche più gettonate era, in epoca classica, utilizzata come fontana oppure come tombino della cloaca maxima.

    Più interessante è spendere due parole sulla chiesa, nota in passato come Santa Maria in schola greca perché in quella zona risiedeva una nutrita comunità di monaci greci. Ad un primo sguardo l’edificio pare conservare le originarie forme medievali. In effetti però il portico esterno risale all’Ottocento. In quel secolo si decise riportare la chiesa allo stato medievale eliminando la decorazione sei settecentesca che l’aveva profondamente modificata.

    Il campanile invece, visibile a distanza, è ancora quello romanico del XII secolo.

    Varcata dunque la soglia ci si trova in piccolo e semplice edificio a tre navate separate da colonne di riuso con capitelli romani e medievali. È inoltre una delle poche chiese romane, come quella di San Clemente, in cui si conserva ancora la Schola cantorum. Il baldacchino sull’altare maggiore è della fine del Duecento e nelle forme ricorda quelli più famosi di Santa Cecilia in Trastevere e San Paolo fuori le mura.

    Uno di quei luoghi assaliti dai turisti che penso meriti però una visita che sono sicuro non lascerà delusi.

INFORMAZIONI: piazza Bocca della Verità, orario invernale: 9:30 – 17, orario estivo: 9:30 – 18.

La Bocca della Verità

RomaToday è in caricamento