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VIDEO | Il funerale dei bus turistici sotto la Regione: "Fateci lavorare col trasporto pubblico locale"

La protesta di titolari e lavoratori delle centinaia di aziende di noleggio dei bus turistici sotto la Ragione Lazio, fermi e senza lavoro dall'inizio del lockdown

Hanno tirato fuori un bara, con tanto di necrologio, per posizionarla proprio davanti la sede della Regione Lazio, a Garbatella. Un funerale in piena regola quello che titolari e lavoratori delle aziende di noleggio dei bus turistici hanno voluto organizzare nella mattinata di oggi, mercoledì 3 giugno, in segno di protesta. Un sit-in con la quale si chiedono interventi governativi, ma anche regionali e comunali,  proprio per non dover scomparire. Morire per mancanza di lavoro.

Tra i punti emersi durante la manifestazione, la richiesta di un contributo a fondo perduto in proporzione agli incassi del 2019 e per mesi in cui sono state chiuse le attività a causa del Coronavirus per sostenere la liquidità e l'accesso al credito di imprese,  abolizione della tassa di proprietà per i bus turistici e vetture da noleggio con conducente fino a giugno 2021. La richiesta fatta a gran voce è stata soprattutto quella di poter affiancare il trasporto pubblico locale e il trasporto scolastico per tutte le linee di competenza della Regione e del Comune di Roma dove necessario: “In questo modo sia da anche un risparmio in termini di cassa integrazione allo Stato - spiega Franco Tinti di Astra -, dandoci la possibilità di lavorare, per non vedere i nostri mezzi chiusi in rimessa”.

Sull’affidamento che Roma Capitale ha recentemente dato ad un consorzio per potenziare il servizio di trasporto, “abbiamo fatto un esposto perchè vogliamo vedermi chiari”, dice Carlo Maiotti, presidente di Anc Trasporto Bus.

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