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INTERVISTA | L'amore supera i confini, Manuel e Jennifer sposi col rito igbo nigeriano a Roma

La prima coppia mista ad aver scelto di sposarsi col rito igbo nigeriano a Roma. Una cosa tanto speciale che il loro video ha fatto il giro del web raccogliendo milioni di visualizzazioni

Abiti e musica tradizionale. La festa e l’unione delle famiglie. Il rito dei due giovani sposi che si presentano alla comunità come una cosa sola. Una coppia. Potremmo pensare di trovarci in una delle regioni più popolose della Nigeria, invece siamo a Roma. Altra nota da considerare: lo sposo è “bianco” e la sposa parla con accento romano.

L’amore spesso supera i confini, va oltre i pregiudizi ed è capace di far proprie le tradizioni altrui. Ed è proprio questo che emerge dal racconto di Manuel Provvisionato, romano di 36 anni, e Jennifer Agbarakwe, nata a Roma 29 anni fa da genitori nigeriani immigrati in Italia da quasi 40 anni. Prima coppia mista ad unirsi secondo il rito igbo nigeriano (Igbo o Ibo, rappresenta uno dei più gradi gruppi etnici africani e il 17% della popolazione in Nigeria) nella Capitale lo scorso 9 settembre. “Una cosa davvero emozionante - racconta Jennifer - soprattutto vedere la partecipazione della famiglia di Manuel che, ovviamente, non aveva mai assistito ad un rito come questo”. Una celebrazione che solitamente si svolge nel paese di origine del papà  della sposa, ma che per “ragioni logistiche abbiamo scelto di farlo qui - spiega - Manuel -, ma certamente andremo anche in Nigeria per rispetto della famiglia di mia moglie”. Un’unione che legalmente in Italia non ha valore, mentre per la comunità nigeriana si. Così il prossimo passo sarà quello di formalizzare il matrimonio secondo leggi e tradizioni italiane: “I miei genitori hanno una mentalità aperta ed hanno accolto bene questa scelta - continua Manuel - so che si tengono a vedermi anche in chiesa, quindi lo faremo”. "Sono nata e cresciuta a Roma, sono italiana ma mi sento anche nigeriana perchè rappresenta le mie origini - sottolinea Jennifer -, fare questo rito per me e per la mia famiglia è stato quindi importante"

Manuel lavora come tecnico per una azienda che opera nel campo della geologia. Questo lo porta a viaggiare molto. Da qui il suo amore per le culture del mondo, e grazie al quale ha potuto vedere come in altri Paesi le coppie miste siano la normalità. “In Italia ci vorranno almeno altri dieci anni - dice Manuel -, questo è un peccato, abbiamo ancora la mentalità troppo chiusa, con un pregiudizio verso il ‘diverso’ davvero preoccupante”. Jennifer, laureata in ingegneria Clinica e studentessa di Biomedica all’università La Sapienza di Roma racconta di come “ancora molta gente che ci vede camminare per mano si chieda perchè stiamo insieme, convinti che una ragazza di colore possa stare con un italiano per chissà quale motivo. Vorrei che l’Italia superasse questo tipo di discriminazione”.

Conosciuti sul set del film Ben Hur in cui lavoravano come comparse, si sono frequentati ed innamorati. Fino alla scelta di sposarsi e affrontare la vita insieme. “I miei genitori hanno voluto conoscerlo per capire se aveva delle intenzioni serie - racconta Jennifer - una volta capito questo hanno accolto Manuel come un figlio, viceversa io per i suoi genitori”. E l’amore ha fatto il resto. Nella speranza che, nel prossimo futuro, non sarà nemmeno necessario raccontare l’unione di due ragazzi che provengono da culture e tradizioni diverse, perché sarà la normalità. “Spero che la nostra storia possa far comprendere a tutti che non dobbiamo fermarci alle apparenze - conclude Manuel -, soprattutto in questo momento politico che sta vivendo l’Italia, dove la paura dello 'straniero' rischia di portarci nel baratro”.

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