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VIDEO | Fase due, il locale di ghiaccio che non ha mai potuto staccare la corrente malgrado il lockdown

Siamo andati a trovare i ragazzi del locale fatto quasi interamente di ghiaccio che malgrado il lockdown non ha mai potuto staccare la corrente. Con spese ovviamente te enormi e la riapertura ancora lontana

Un locale fatto di ghiaccio e che, per mantenere le sculture e gli arredi, deve rimanere con una temperatura sotto lo zero. Questo malgrado il lockdown. E con spese di gestione: “Davvero difficili da quantificare, ma solo di corrente spediamo migliaia di euro al mese, anche quando sei a zero entrate come in questo caso”. Matteo De Santis è uno dei tre titolari del “locale sotto zero” del rione Monti, a pochi passi dai Fori Imperiali e dal Colosseo

De Santis ha aperto 15 anni fa. Racconta le difficoltà di gestione durante il lockdown, i dilemmi legati alla ripartenza e la difficile situazione economica dovuta anche dalla mancanza di sovvenzioni statali. “L’unica cosa che abbiamo potuto fare è richiedere il prestito con la garanzia dello Stato, ma ci stiamo indebitando per pagare i debiti -, spiega -. La difficoltà maggiore è riaprire col rischio di non riuscire a pagare i dipendenti, già in difficoltà perchè la cassa integrazione non è mai arrivata. Dove abbiamo potuto siamo intervenuti noi ma non è cosa semplice”.

Una storia comune, purtroppo, ad altre di imprenditori duramente colpiti dalla crisi. Certo, in questo caso la situazione si aggrava ulteriormente per le spese di gestione molto alte. “Eravamo pronti ad inaugurare un secondo locale a pochi passi da questo ma si è ovviamente tutto fermato - conclude -. La nostra preoccupazione è solo quando e come poter tornare a lavorare, ma soprattutto quanto tempo siamo in grado di resistere”.

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